Statuto dei lavoratori frontalieri: la tassa sulla sanità rinviata a un prossimo incontro
Il tavolo tecnico interministeriale si riunisce in videoconferenza, ma le risposte attese non arrivano

È stato un primo incontro interlocutorio quello sullo Statuto dei lavoratori frontalieri. Nella mattinata di lunedì 24 febbraio si è tenuta, infatti, la prima riunione in videoconferenza del Tavolo tecnico interministeriale per la definizione di uno Statuto dei lavoratori frontalieri tra la Repubblica Italiana e la Confederazione Svizzera.
Un incontro molto atteso da rappresentanti sindacali e amministratori locali, che auspicavano risposte concrete sulle principali problematiche legate al frontalierato. Tuttavia, l’appuntamento si è rivelato interlocutorio, senza portare a decisioni definitive. Alla videoconferenza hanno preso parte esponenti dei ministeri competenti, dei sindacati e delle istituzioni locali, tra cui l’Associazione dei Comuni Italiani di Frontiera, guidata dal sindaco di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino. L’ordine del giorno ha riguardato principalmente l’organizzazione e il funzionamento del tavolo di lavoro. «Si è discussa – ha dichiarato Mastromarino – la proposta di regolamento del tavolo, le modalità di convocazione, previste almeno tre volte all’anno, e le questioni principali da affrontare, quali l’assistenza sanitaria, l’assegno unico e la Naspi».
Non si è dunque entrati nel merito di temi cruciali come la cosiddetta “tassa sanità”, che ha animato il recente dibattito pubblico in occasione dell’assemblea svoltasi al Cinema Nuovo di Varese. L’argomento è stato rinviato a una futura riunione, la cui data non è ancora stata fissata, ma che dovrebbe svolgersi nelle prossime settimane. L’incontro di oggi è comunque un primo passo formale nel percorso di definizione dello Statuto dei lavoratori frontalieri. Resta ora da vedere se i prossimi appuntamenti porteranno risposte concrete alle esigenze di chi ogni giorno attraversa il confine per lavorare in Svizzera.
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