Un viaggio nella “prima vita”di Rodari al caffè Lucioni di Castiglione Olona
Lo storico caffè ha ospitato domenica 9 febbraio la presentazione del libro di Alessandro Colombo

È stato presentato ieri, domenica 9 Febbraio, nella splendida cornice del Caffè Lucioni di Castiglione Olona il libro “Io, il Favoloso Gianni – La vera storia della mia prima vita da Maestro Straordinario” scritto da Alessandro Colombo con la consulenza editoriale di Sara Hamcho per Macchione Editore.
Un pubblico delle grandi occasioni ha riempito la sala superiore del Caffè Lucioni per ascoltare la vera storia della “prima vita” di Gianni Rodari. E cioè quella che va dal 1920, anno della nascita dello scrittore, al 1943, ultimo di insegnamento in una classe terza elementare nel comune di Uboldo.
Attraverso il racconto di Alessandro Colombo, autore del libro e del testo teatrale, intervallato dalle poesie e filastrocche di Rodari recitate dalla splendida voce di Silvia Chiaravalle, è stata narrata una lunga storia che ha visto protagonista il giovane Gianni e che si è dipanata dal lago d’Orta al lago di Varese fino alla provincia di Milano. Da Omegna a Gavirate, passando per Seveso, fino ad arrivare ad Uboldo, il racconto della vita del giovane Gianni che ha sullo sfondo l’Italia e la scuola del ventennio fascista.
E proprio qui il racconto ha messo in luce l’evoluzione del pensiero di Gianni dal cattolicesimo all’antifascismo fino al comunismo attraverso esperienze che hanno forgiato il carattere e che hanno segnato tutto il resto della vita di Gianni. E che hanno fatto trovare a Gianni, proprio a Uboldo, in quel borgo sperduto in fondo alla provincia di Varese, nel
comune di Saronno, il seme della sua futura attività: quella di inventore di alcune tra le più belle favole per bambini del ‘900.
Tanti gli spunti emersi durante il racconto che hanno interessato i tanti presenti sollecitandoli ad intervenire con numerose domande. «Desidero ringraziare – ha dichiarato Alessandro Colombo al termine della giornata – il
Caffè Lucioni, in particolare Elena e Isa, le due instancabili fautrici di questi bellissimi incontri letterari, e tutto il pubblico intervenuto. Raramente capita di avere così tanta gente e, soprattutto, così tanto interesse da parte del pubblico. Mi fa piacere notare che la storia di Gianni Rodari susciti sempre tanto interesse».
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