Nel Salone Estense di Varese gli studenti festeggiano l’Unità d’Italia. Il Premio Valcavi a Paolo Bressan
Le fasi della battaglia di Biumo rievocate dall'Associazione “Varese per l’Italia – 26 maggio 1859”, presieduta da Luigin Barion, organizzatrice dell'evento. Il riconoscimento annuale al direttore dell'orchestra del Teatro di Dallas

La Battaglia di Varese, combattuta il 26 maggio 1859, rappresentò un momento cruciale nella Seconda Guerra d’Indipendenza Italiana. L’arrivo di Garibaldi, avvenuto sotto una pioggia battente, fu accolto dai varesini che aspettavano sotto i portici. Garibaldi fu ospitato in via San Martino, prima di trasferirsi il giorno successivo a Biumo, dove si sarebbero svolti i combattimenti più significativi.
L’importanza di questa battaglia non risiede solo nel valore militare dello scontro, ma anche nel suo significato simbolico. Fu una delle prime battaglie in cui venne adottato il Tricolore come simbolo dell’unità nazionale, segnando un nuovo modo di concepire la guerra risorgimentale: «In questo senso, si può affermare che Varese fu una delle prime città italiane».
La Celebrazione dell’Unità d’Italia
Nel ricordo di quegli eventi storici, la città di Varese ha celebrato l’Unità d’Italia con una cerimonia solenne nel Salone Estense, promossa dall’Associazione “Varese per l’Italia – 26 maggio 1859”, presieduta da Luigin Barion. Alla manifestazione hanno preso parte numerosi studenti delle scuole primarie cittadine e una delegazione dell’Istituto Superiore Daverio, il primo istituto superiore della città, nato nel 1862.
L’evento si è aperto con una rievocazione storica della Battaglia di Biumo, successivamente, gli studenti hanno presentato alcune rappresentazioni ispirate agli eventi del 1859. La cerimonia è culminata nella cerimonia di consegna del Premio Giovanni Valcavi.

Il Premio Giovanni Valcavi
Il premio, istituito per ricordare personalità di rilievo non ancora celebrate ufficialmente, è stato assegnato a Paolo Bressan, direttore d’orchestra recentemente nominato alla guida dell’orchestra del Teatro di Dallas. Impossibilitato a partecipare per impegni professionali, il maestro ha inviato un video messaggio di ringraziamento, nel quale ha espresso la propria gratitudine per il riconoscimento e per l’opportunità di rinsaldare il legame con la città natale dove ha mosso i suoi primi passi nel mondo della musica.
A ritirare il premio sono stati i suoi genitori. Durante la cerimonia, il presidente dell’associazione Luigin Barion ha sottolineato il valore del riconoscimento, assegnato a chi rappresenta gli ideali e l’impegno civico, culturale e professionale dell’avvocato Giovanni Valcavi, figura di spicco della comunità varesina.
Il contributo di Paolo Bressan alla cultura musicale internazionale è stato evidenziato anche dalla vicesindaco di Varese, Ivana Perusin, che ha ricordato il talento del giovane direttore d’orchestra, già evidente sin dai tempi della sua infanzia trascorsa nel quartiere di Bobbiate.
Il Prefetto Salvatore Pasquariello, cofirmatario della pergamena del premio insieme alla vicesindaca, ha rimarcato l’importanza della memoria storica, definendola un “dovere e un onore”. Ha inoltre citato le parole dell’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il quale affermò:
“I varesini furono i primi italiani e oggi dovete essere fieri di quell’unità!”
A chiusura della celebrazione, i bambini delle scuole primarie hanno intonato l’Inno d’Italia, sventolando il Tricolore.

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