Convegno sul Fentanyl a Varese: una risposta educativa e istituzionale alla minaccia delle droghe sintetiche
Promosso dall’Università dell’Insubria nell’ambito della sesta edizione di EcoRun Varese – Sport e benessere ha visto la collaborazione degli studenti dell’Isis Newton e dell’associazione La Varese Nascosta. La Polizia di Stato ha proposto la testimonianza operativa sulle sfide nella lotta al traffico di Fentanyl

Si è svolto sabato 29 marzo, nella sala convegni della Provincia di Varese, il convegno «Fentanyl e droghe sintetiche: strategie di prevenzione e di intervento», promosso dall’Università dell’Insubria nell’ambito della sesta edizione di EcoRun Varese – Sport e benessere. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Isis Newton, l’associazione La Varese Nascosta e con il supporto della Polizia di Stato, ha rappresentato un’importante occasione di formazione civica e scientifica su una delle emergenze più preoccupanti del nostro tempo.
L’evento ha visto l’intervento di numerose figure istituzionali e accademiche. Il dirigente scolastico Daniele Marzagalli ha sottolineato il ruolo educativo della scuola nella prevenzione, mentre il presidente di EcoRun Varese Giuseppe Micalizzi ha evidenziato il legame tra benessere e salute mentale. Il consigliere provinciale Michele Di Toro ha elogiato la sinergia tra enti come modello virtuoso per il territorio.
Centrale nel convegno è stato il contributo degli studenti delle classi quinte dell’indirizzo Biotecnologie sanitarie dell’Isis Newton, che hanno presentato il progetto «La nuova frontiera della dipendenza», analizzando con rigore scientifico le caratteristiche e gli effetti del Fentanyl. Un lavoro che ha trasformato la scuola in un vero laboratorio di cittadinanza attiva.
Di grande rilievo anche gli interventi dell’Ispettore Luca Manfredi e dell’assistente Andrea Monaco della Polizia di Stato, che hanno offerto una testimonianza operativa sulle sfide nella lotta al traffico di Fentanyl, e della psicologa Iolanda Santafata, che ha evidenziato l’impatto emotivo e relazionale delle droghe sintetiche sui più giovani. Il professor Pietro Pitruzzello ha infine ribadito il valore educativo e orientativo dell’intera esperienza.

A concludere i lavori, il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha lanciato un forte appello alla coesione e alla responsabilità collettiva: «Il Fentanyl è una minaccia invisibile che colpisce nel silenzio. Serve una strategia condivisa basata su prevenzione, informazione e fiducia. Oggi Varese ha dimostrato di saper rispondere con intelligenza e unità».
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