Euro digitale, il possibile futuro dei pagamenti
La riduzione dell’uso del contante e l’interesse crescente per i metodi di pagamento alternativi, il futuro dei pagamenti sembra diventare sempre più immateriale, efficiente e sicuro

Questo articolo è a cura di Donato Antonio D’Ambrosio dello Starting Finance club dell’Università Liuc di Castellanza Articolo
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Negli ultimi decenni la tecnologia ha rivoluzionato un’infinità di settori e ha predisposto una via per l’innovazione anche per ciò che sembrava tutt’altro che “digitalizzabile”. Recentemente, il settore dei pagamenti è diventato uno dei fulcri di questo cambiamento. Con la continua riduzione dell’uso del contante e con l’interesse crescente per i metodi di pagamento alternativi, il futuro dei pagamenti sembra diventare sempre più immateriale, efficiente e sicuro.
Le abitudini di pagamento stanno cambiando
Le abitudini di pagamento dei consumatori stanno cambiando. Stando ai dati forniti da uno studio della Banca Centrale Europea sulle abitudini dei consumatori europei, il contante è ancora il metodo di pagamento più utilizzato ma il suo uso è in netto declino, passando dal 72% delle transazioni nel 2019 al 52% nel 2024. D’altro canto, si evince che l’utilizzo delle carte e dei portafogli digitali – i cosiddetti “wallet” disponibili sugli smartphone – viene preferito in misura maggiore dai cittadini europei, passando dal 26% (2019) al 45% (2024).
L’euro digitale e i suoi vantaggi
Per coniugare l’interesse dei cittadini e delle istituzioni, la BCE sta esplorando la possibilità di introdurre una valuta digitale, ossia l’Euro Digitale, emessa dalla stessa, che si tradurrebbe nell’equivalente elettronico del contante. Essa si affiancherebbe agli altri metodi di pagamento disponibili in tutta l’area euro, ma senza rimpiazzare il contante. L’euro digitale risponderebbe alla necessità dei cittadini di avere una moneta emessa dalla banca centrale, sicura ed efficiente, e alla loro preferenza di eseguire pagamenti cashless, anche transnazionali. Questa valuta digitale favorirebbe sia l’inclusività di coloro che sono meno ferrati con la tecnologia, sia la riservatezza nell’evoluzione digitale dei pagamenti. Inoltre, la sua introduzione rafforzerebbe la sovranità monetaria dell’Unione Europa e rappresenterebbe un forte incentivo all’innovazione da parte dei fornitori di servizi di pagamento privati.
Conclusione
Sebbene questo progetto sia già in fase preparatoria, la BCE non si è ancora espressa sull’effettiva adozione di questa moneta digitale. Ciononostante, l’impegno nella sua progettazione rappresenta un segnale di risposta, da parte della massima autorità economica e finanziaria europea, all’evoluzione digitale dei metodi di pagamenti.
Fonti
https://www.ecb.europa.eu/euro/digital_euro/why-we-needit/html/index.it.html https://www.ecb.europa.eu/stats/ecb_surveys/space/html/ecb.space2024~19d46f0f17.it.html#toc1 https://www.ecb.europa.eu/stats/ecb_surveys/space/html/ecb.spacereport202212~783ffdf46e.it.html#toc5
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