La Commissione Europea multa Apple e Meta per 500 e 200 milioni: violato il Digital Markets Act

Le due società dovranno pagare rispettivamente 500 milioni di euro e 200 milioni di euro per non aver rispettato obblighi fondamentali previsti dalla normativa europea entrata in vigore nel 2024

commissione europea

La Commissione Europea ha annunciato oggi, 23 aprile 2025, le prime due decisioni ufficiali di non conformità ai sensi del Digital Markets Act (DMA), infliggendo sanzioni a due dei principali “gatekeeper” del mercato digitale: Apple e Meta. Le due società dovranno pagare rispettivamente 500 milioni di euro e 200 milioni di euro per non aver rispettato obblighi fondamentali previsti dalla normativa europea entrata in vigore nel 2024.

Apple: limitazioni agli sviluppatori e agli utenti

La Commissione ha accertato che Apple ha violato le norme sul cosiddetto “steering”, ovvero sull’obbligo per le piattaforme di permettere agli sviluppatori di app di informare gli utenti, gratuitamente, su offerte alternative disponibili al di fuori dell’App Store, e di reindirizzarli verso tali canali.

Secondo la decisione, Apple avrebbe imposto restrizioni tecniche e commerciali che di fatto impediscono agli sviluppatori di sfruttare pienamente canali di distribuzione esterni. Questo ha danneggiato anche i consumatori, che non sono stati adeguatamente informati su offerte potenzialmente più vantaggiose.

La Commissione ha ordinato ad Apple di rimuovere tali limitazioni e di astenersi dal reiterare comportamenti analoghi in futuro. Il provvedimento tiene conto della gravità e della durata della violazione.

Meta: un modello pubblicitario non conforme

Anche Meta è stata sanzionata per aver violato l’obbligo di offrire agli utenti una reale possibilità di scegliere un servizio meno intrusivo dal punto di vista dei dati personali.

Nel marzo 2024, Meta aveva introdotto in Europa un modello “Consent or Pay”, che offriva agli utenti di Facebook e Instagram due sole opzioni: acconsentire al trattamento dei dati per ricevere pubblicità personalizzata oppure pagare un abbonamento per un servizio senza pubblicità.

La Commissione ha ritenuto che questo schema non fosse conforme al DMA, poiché non prevedeva un’alternativa realmente equivalente che consentisse agli utenti di rifiutare la condivisione dei propri dati senza rinunciare al servizio.

Nel novembre 2024, Meta ha presentato una nuova versione del proprio modello pubblicitario, che dichiara di utilizzare meno dati personali. La Commissione è ancora in fase di valutazione di questa proposta, ma la sanzione attuale riguarda il periodo compreso tra marzo e novembre 2024.

Facebook Marketplace: rimossa la designazione come “gatekeeper”

Contestualmente, la Commissione ha anche deciso di rimuovere Facebook Marketplace dall’elenco dei servizi soggetti al DMA. La decisione segue una richiesta formale di Meta e la constatazione che, nel 2024, la piattaforma ha registrato meno di 10.000 utenti business, non raggiungendo quindi la soglia prevista per essere considerata un “accesso rilevante” per le imprese verso i consumatori.

Prossimi passi e tempi di adeguamento

Apple e Meta avranno 60 giorni di tempo per conformarsi alle decisioni adottate. In caso contrario, la Commissione potrà imporre sanzioni periodiche aggiuntive. Le due società hanno avuto piena possibilità di esaminare i fascicoli e presentare osservazioni prima dell’adozione delle decisioni definitive.

Il Digital Markets Act rappresenta uno degli strumenti principali dell’Unione Europea per regolare le piattaforme dominanti e promuovere una concorrenza più equa nel mercato digitale.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 23 Aprile 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.