«Ci sono molti modi per diventare madre»: emozioni e ascolto a Materia
È stata una festa della Mamma diversa, quella che si è svolta sabato 10 maggio a Materia Spazio Libero. Un evento pensato per festeggiare la maternità con verità, ascolto e condivisione. L’iniziativa, promossa da Mamme in Cerchio, ha trasformato l'evento in un momento di comunità

È stata una festa della Mamma diversa, quella che si è svolta sabato 10 maggio a Materia Spazio Libero. Un evento pensato per festeggiare la maternità non con fiori e biglietti, ma anche con verità, ascolto e condivisione. L’iniziativa, promossa da Mamme in Cerchio, ha trasformato la Festa della Mamma in un momento di comunità viva, dove ogni storia ha trovato spazio per farsi voce.
Laboratori creativi per bambini, letture animate, musica e lavori a maglia hanno accompagnato il cuore pulsante dell’evento: le testimonianze. Mamme che hanno raccontato le loro esperienze con autenticità, offrendo uno sguardo profondo sulla maternità nelle sue forme più varie e complesse.
Francesca ha condiviso il percorso di affido vissuto con la propria famiglia:
“Ci troviamo a prenderci cura di bambini senza aspettarci che si muovano secondo le nostre aspettative. È una sfida quotidiana che ci costringe al confronto, ci cambia come coppia e come genitori. I nostri figli stanno imparando a guardare il mondo con compassione.”
Paola, invece, mamma travolta dall’arrivo di quattro gemelli, ha portato un tocco di ironia e realismo:
“Pensavamo se ne potessero al massimo 2 di gemelli. Poi la notizia, qualche anno dopo, altri due gemelli. All’inizio ho pensato ‘non ce la posso fare’. E invece eccoci qui, ogni giorno una piccola conquista.”
Barbara, madre di quattro figli, di cui uno con sindrome di Down, ha raccontato la sua trasformazione interiore:
“Prima vedevo solo bianco o nero. È stato Elias, con la sua diversità, a mostrarmi le sfumature. È come se mi avesse aperto un mondo nuovo.”
Roberta ha invece raccontato un viaggio fatto di attese, battute d’arresto e nuove possibilità.
Da giovanissima ha scoperto di non poter avere figli. Dopo tre anni di matrimonio, insieme al marito ha scelto di intraprendere il percorso dell’adozione:
“Abbiamo presentato la prima domanda, ma per tre anni nessun bambino è arrivato. Poi, in un giorno di luglio, è arrivato Alberto, ed è cambiato tutto. Dopo qualche anno abbiamo ripresentato domanda, ma non siamo stati ritenuti idonei: un colpo duro, ma da lì è nato qualcosa di nuovo. Abbiamo accolto in affido due gemelli e poi, dal 2023, sei bambini in “prima accoglienza”. Alcuni sono rimasti pochi mesi, altri sono ancora con noi. Accogliere è diventata la nostra forma di genitorialità, la nostra casa è sempre pronta ad aprirsi”.
Annalisa, infine, ha portato una testimonianza profondamente personale, attraverso parole e immagini tratte dal suo percorso intitolato “Diventare madre, diventare me”.
Un racconto che attraversa la ferita dell’infanzia, la violenza psicologica subita, la forza della scelta e la rinascita come madre:
“Ogni passo di mia figlia Maria Sole è anche il mio. Ogni suo ‘mamma’ è una carezza sulla bambina che sono stata. Diventare madre è stato per me un atto di cura anche verso me stessa.”
La Festa della Mamma, in questa forma, ha superato ogni retorica, dando spazio a relazioni vere e storie che raramente trovano voce. Mamme in Cerchio continua così a costruire uno spazio di sostegno reciproco, in cui ogni madre – con i suoi dubbi, la sua forza e il suo percorso – possa sentirsi accolta.
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