Elezioni rsu Leonardo, Fabio De Rosa (Uilm): “Cresciamo o consolidiamo la nostra presenza in tutti i siti”
Fabio De Rosa (Uilm): "Premiata la coerenza e la capacità di rappresentare tutti i lavoratori. Adesso al lavoro su contratto nazionale, integrativo e valorizzazione delle maestranze"

Si è appena concluso lo spoglio delle elezioni per le Rsu negli stabilimenti Leonardo della provincia di Varese – a Vergiate, Sesto Calende e Venegono – mentre si attende nella giornata di lunedì il verdetto definitivo da Cascina Costa.
La Uilm si dice soddisfatta per il risultato raggiunto. «Pe rnoi è stato un ottimo risultato – afferma Fabio De Rosa, Rsu della Uilm in Leonardo -soprattutto per l’affluenza: oltre 1700 votanti su circa 2800 aventi diritto. È il segno di una partecipazione viva, consapevole, che ha premiato la nostra proposta sindacale».
A Cascina Costa, dove lo spoglio delle preferenze verrà ultimato lunedì, la Uilm ha già ottenuto un risultato storico, passando da 7 a 11 delegati, doppiando i voti della tornata precedente e superando la Fiom di oltre 150 voti. Ma i dati sono positivi anche altrove: a Vergiate la Uilm mantiene i suoi 4 delegati ed è ormai a ridosso della prima organizzazione. A Sesto Calende guadagna un seggio, arrivando a 2, e riduce il distacco dalla Fiom a un solo delegato. Anche a Venegono, pur perdendo un rappresentante rispetto ai 9 precedenti, si conferma la leadership tra gli operai con 4 seggi su 8. «In tutti i siti abbiamo consolidato o migliorato la nostra presenza – continua De Rosa – con l’impiegato più votato e il riconoscimento trasversale del nostro lavoro. È il frutto della trasparenza e dell’impegno costante verso la tutela dei diritti di tutti».
Il successo elettorale è solo l’inizio. «Adesso si apre una nuova fase – conclude De Rosa – dobbiamo affrontare sfide importanti: il rinnovo del contratto nazionale, il rilancio del nostro integrativo e, soprattutto, valorizzare le competenze interne. Leonardo è cresciuta molto in termini di organico: solo a Cascina Costa abbiamo oltre 600 lavoratori in più. Dobbiamo investire sui giovani, ma anche salvaguardare e trasmettere il patrimonio di esperienza delle maestranze storiche. Senza questo passaggio generazionale rischiamo di perdere il cuore dell’azienda. E poi – aggiunge – c’è il tema della valorizzazione degli operai e della riduzione dell’orario di lavoro. Non ci fermiamo: il mandato che ci hanno dato i lavoratori è chiaro e forte. E siamo pronti a giocarcelo fino in fondo».
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