La via Francigena candidata al Patrimonio dell’Umanità Unesco
Sottoscritto a Venezia dalle Regioni interessate il protocollo d'intesa per arrivare ad aggiungere al patrimonio Unesco la millenaria via di pellegrinaggio

Sviluppare un progetto condiviso con i territori per la valorizzazione della Via Francigena che in Lombardia coinvolge le province di Pavia e Lodi. Con questo obiettivo Regione Lombardia ha sottoscritto il protocollo d’intesa per la candidatura della Via Francigena italiana alla lista dei siti culturali e naturali patrimonio dell’Unesco. L’assessora regionale alla Cultura, Francesca Caruso, ha firmato oggi il documento nell’ambito del ‘Festival delle Regioni’ in corso a Venezia.
«Il protocollo – ha commentato l’assessora Caruso – rappresenta un passo significativo verso il riconoscimento della Via Francigena come patrimonio dell’umanità e un’occasione per rendere più attrattivo un itinerario millenario dal grande valore storico, culturale, turistico e paesaggistico, su cui Regione Lombardia crede fortemente. La Via Francigena attraversa i nostri territori di Pavia e Lodi portando con sé un’eredità unica fatta di spiritualità, identità e dialogo tra culture».
«Il protocollo firmato oggi per candidare la Via Francigena a patrimonio Unesco rappresenta un passo significativo nella strategia del governo per valorizzare questo percorso, rendendolo competitivo con cammini come quello di Santiago e costituendo così un vantaggio per la Nazione» ha aggiunto la ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Il protocollo d’intesa per la candidatura della Via Francigena nella ‘World Heritage List’, l’elenco dei luoghi considerati dall’Unesco patrimoni mondiali dell’umanità, è stato sottoscritto, oltre che da Regione Lombardia, anche dal Ministero della Cultura e dalle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Il documento, di durata triennale ed elaborato dall’Associazione europee Vie Francigene (Aevf), rappresenta un importante tassello per proseguire e rafforzare il lavoro in sinergia con i territori per la promozione della Via Francigena e degli itinerari di interesse collegati.

La via Francigena in Lombardia
In Lombardia la via si snoda per oltre 120 chilometri, dalla provincia di Pavia (Palestro, Robbio, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli, Pavia, Belgioioso, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po, Lambrinia) fino a quella di Lodi (Orio Litta e Corte Sant’Andrea), dove si trova l’imbarco dei pellegrini che vogliono proseguire il cammino oltre il Po, approdando in territorio provinciale di Piacenza.
La via Francisca
A Pavia si connette alla via Francigena anche la via Francisca del Lucomagno, l’itinerario storicamente seguito dai pellegrini provenienti dalla Svizzera e dalla Germania: percorre la provincia di Varese, Milano e Pavia, da Lavena Ponte Tresa (sul lago di Lugano) fino all’antica città sulle sponde del Ticino.
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