“Mia nonna è stata truffata a Castronno. Il ladro non le ha rubato solo i gioielli ma anche la serenità”
Moira Nogarotto racconta l'esperienza vissuta da sua nonna lo scorso 29 aprile e spiega perchè dobbiamo aiutare i nostri anziani creando una rete di sicurezza: "Sono la parte più fragile e preziosa. Non lasciamoli soli"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice che mette in guardia dalla presenza di truffatori a Castronno che, come sempre, colpiscono le persone più anziane creando molti più danni di quelli economici.
Gentile redazione,
vi scrivo con il cuore pesante, ma anche con il desiderio profondo che quanto accaduto a mia nonna non resti solo una triste storia familiare, bensì un campanello d’allarme per tutta la nostra comunità.
Lunedì 29 aprile, a Castronno, intorno alle 8:30 del mattino, mia nonna, una donna di 79 anni gentile e fiduciosa, è stata vittima di una truffa ignobile. Un uomo, sui trent’anni, robusto, con i capelli neri e un italiano fluente, si è presentato alla porta della sua villetta, fingendosi un tecnico dell’acqua. Le ha detto che c’era una perdita di gas, un grave pericolo, che bisognava intervenire subito.
In preda al panico, mia nonna lo ha fatto entrare. Lui ha recitato bene la parte: le ha fatto avvertire un bruciore agli occhi e al naso, probabilmente usando qualche sostanza, e con tono urgente le ha chiesto di mettere soldi e gioielli nel freezer “per evitare che si incendiassero”. Poi, con la scusa di dover togliere la corrente, ha trovato il modo di portare via tutto.
Il bottino? Oggetti d’oro: anelli, collane, fedi, medaglie, bracciali. Ma il valore reale non si misura in soldi. Le hanno portato via i ricordi del marito, la fede nuziale, i regali di una vita. E soprattutto, le hanno rubato la fiducia. Da quel giorno, mia nonna si guarda intorno con paura. Si sente sciocca, colpevole, smarrita. E questo è ciò che più mi fa male.
Abbiamo sporto denuncia ai Carabinieri e mia nonna è certa che, se lo rivedesse, lo riconoscerebbe. Ma intanto, io scrivo a voi, per chiedere che questa storia venga letta, condivisa, raccontata.
Perché chi truffa un’anziana non è solo un ladro: è qualcuno che colpisce la parte più fragile e preziosa della nostra società. Approfittarsi della fragilità di chi ha costruito il nostro presente è un atto spregevole che non può passare sotto silenzio.
Questo episodio deve servire da monito per tutta la comunità: parliamo con i nostri nonni, spieghiamo loro di non aprire la porta a sconosciuti, installiamo sistemi di sicurezza affidabili, avvisiamo i vicini quando ci assentiamo.
Ma soprattutto, indigniamoci. Perché chi truffa un’anziana signora, ruba molto più di un bracciale: ruba la fiducia, la serenità, la memoria di una vita.
Grazie per lo spazio che vorrete dedicare a questa storia.
Cordialmente,
Moira Nogarotto
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