“Se la politica non trova il coraggio, le cittadine e i cittadini possono cancellare le leggi ingiuste grazie ai referendum”

L'appello del Comitato per i Referendum sul Lavoro per il voto l'8 e il 9 giugno

Studenti stranieri

L’8 e il 9 giugno siamo chiamati ad esprimere il nostro parere rispetto a 5 quesiti referendari importantissimi, quattro riguardanti i diritti dei lavoratori e la sicurezza sul lavoro; un quinto che richiede una maggior integrazione delle persone straniere residenti in Italia attraverso la riduzione del tempo necessario all’ottenimento della cittadinanza italiana.

Esprimere la propria scelta è un diritto delle cittadine e dei cittadini ma anche una delle forme più alte di democrazia diretta prevista dal nostro ordinamento democratico, un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Tutte le italiane e gli italiani maggiorenni potranno quindi votare anche per il Referendum sulla Cittadinanza per cambiare una legge ingiusta ed inadeguata all’Italia di oggi.

Le persone migranti sono con noi, nelle nostre comunità, spesso al nostro servizio, presenze necessarie al sistema sociale ed al mondo del lavoro in rapido e non sempre positivo cambiamento. Perché ostinarci a non vederle? Negli ultimi 30 anni l’Italia è cambiata moltissimo, la legge sulla cittadinanza, malgrado tante promesse, invece no.
Il quesito ha l’obbiettivo di ridurre da 10 a 5 anni la residenza legale ininterrotta in Italia per ottenere la cittadinanza italiana. Il diritto dovrà estendersi a figli e figlie minorenni conviventi.

Non vengono modificati gli altri requisiti attualmente in vigore per richiedere la cittadinanza.
L’acquisizione della cittadinanza assicura diritti quali vivere in Italia senza speciali limiti, poter votare ed essere votati, accedere ai concorsi pubblici ed a tutte le professioni, rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive, ma soprattutto essere riconosciuti per quelli che si è, cittadine e cittadini italiani.
Per questo, come partecipanti al Tavolo per la Buona Accoglienza di Varese, sollecitiamo la partecipazione al voto ed in particolare a votare SÌ al referendum sulla cittadinanza.

Il Tavolo per la Buona accoglienza si è costituito a Varese nel 2024 a seguito del convegno “per cambiare l’ordine delle cose, che vuole il fenomeno migratorio come emergenza, quando i numeri lo smentiscono” rappresenta un luogo di confronto sul tema delle migrazioni del terzo settore e della società civile; l’approccio è orientato a costruire, dal punto di vista culturale, una diversa narrazione ed un diverso sguardo sul tema pur riconoscendo le problematiche stringenti sul piano operativo, la ricerca del lavoro, il tema dell’abitare, aspetti delegati all’operatività dei singoli gruppi ed associazioni.

Il Tavolo della Buona Accoglienza è costituito da: Acli Varese; Camminiamo Insieme; CGIL e Associazione 100venti; Combinazione; Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione; Cooperativa Intrecci; Cooperativa San Martino; Cooperativa San Luigi; Di Kun Tu; Nazione Umana; Pane di Sant’Antonio; Refugees Welcome Varese; Sanità di Frontiera

Aderiscono all’appello: ANPI Induno Olona; ANPI Varese sezione Claudio Macchi; ANPI Provinciale Varese; Associazione Teatro Periferico ETS; Casa delle Donne A.Andriulo Gallarate; EOS Varese; iCare Associazione Culturale; Legambiente Varese; Sorelle Borromee; Silvio Aimetti- socio fondatore di Resq-people saving people; Yacouba per l’Africa

Le adesioni sono aperte fino alla data del referendum

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Pubblicato il 28 Maggio 2025
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