“Una faccia, una razza”, firmato il gemellaggio tra Bodio Lomnago e Oraiokastro
Una grande festa, che ha coinvolto oltre settanta donne del comune greco nella preparazione di una cena con piatti tipici, ha concluso una due giorni ricca di testimonianze, incontri ed emozioni

“Mia fátsa, mia rátsa” – una faccia, una razza. È questo il detto popolare che greci e italiani condividono da sempre, e che mai come in questi due giorni a Oraiokastro è suonato più vero. Poco distante da Salonicco, il comune greco ha accolto la delegazione di Bodio Lomnago per suggellare un’amicizia che va oltre i confini nazionali.
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Se c’è una cosa emersa chiaramente durante le giornate del progetto europeo Tacis,“Together for Active, Cultivated and Inclusive Societies”, è che davvero siamo “una faccia e una razza”. L’unico ostacolo – e non da poco – è stata la lingua, ma l’inglese ha fatto da ponte per condividere pensieri ed emozioni. E poi ci sono stati i sorrisi, gli abbracci e quell’accoglienza che solo chi ha sangue mediterraneo nelle vene sa esprimere con tanta passione.
Le firme che sanciscono l’amicizia
Il secondo giorno è stato quello delle firme ufficiali. Prima gli accordi tra l’Associazione ARISTI Donne di Oraiokastro e la Consulta Femminile di Milano, poi quello tra l’Istituto ellenico di Cultura di Milano e il Comune di Oraiokastro. Ma il momento clou è arrivato con la firma del vero e proprio gemellaggio tra Bodio Lomnago e Oraiokastro.
Quello di domenica è stato soprattutto il giorno della festa. Della grande festa: invitati le delegazioni dei due Comuni, ma anche i cittadini di Oraiokastro. La cena, preparata nella grande palestra della città, tra un parco giochi da fare invidia e campi da basket e calcio, ha visto il coinvolgimento di oltre settanta donne che hanno preparato per giorni molti dei patti tipici della Grecia. La serata è stata accompagnata da musiche e balli tipici, con corpi di ballo provenienti da zone diverse della Macedonia. È stato il momento che davvero ha suggellato un’amicizia.
Tante le testimonianze, in questi due giorni di eventi, di chi ha lavorato attivamente per questo “abbraccio” tra i due comuni, testimonianze soprattutto femminili. Non è un caso: uno degli assi portanti dell’accordo è proprio la realizzazione di progetti che puntino sull’empowerment femminile e sulla tutela della parità di genere.
Cultura e commercio, le parole chiave
“Una faccia una razza, la cultura ci unisce e per questo sono molto orgoglioso di far parte di questo processo”, ha detto il vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Christos Mittas, che ha tirato le fila del progetto. Ha spiegato come questa collaborazione dovrà portare nel tempo a risultati concreti per la crescita dei territori.
Sulla stessa lunghezza d’onda Vasilis Iakovidis, presidente dell’associazione commercianti di Oraiokastro, che ha auspicato un’amicizia e un’azione comune per promuovere la crescita e la diffusione dei prodotti locali, incentivando commercio e turismo.
Antonis Karvounis, del Dipartimento indipendente delle relazioni internazioni ed europee del Ministero dell’Interno intervenuto da remoto, ha sottolineato un concetto importante: “Il sindaco di una città non può ignorare l’ambito internazionale. Anche le piccole amministrazioni hanno il loro ruolo nelle decisioni che riguardano la dimensione internazionale. Le pubbliche amministrazioni devono dare voce alle realtà locali e i gemellaggi sono strumenti preziosi, centrati sulla collaborazione, che permettono di rafforzare l’inclusione sociale”.
Tradizioni che si incontrano
Non è mancato lo spazio per parlare di cucina e di tutto quello che lega la tradizione italiana a quella greca. E anche delle due lingue, solo all’apparenza tanto diverse ma in realtà unite dalla storia comune. Come ha ricordato qualcuno durante gli interventi, l’identità europea non è un concetto astratto ma il risultato concreto di scambi culturali e dialogo.
È toccato poi a due varesini, Samuele Corsolini e Greta Calderone di Pro Loco Young, raccontare come il loro comune stia facendo promozione del territorio ma anche come incentivi la partecipazione attiva dei giovani nei progetti culturali.
Grandi “cerimonieri” di queste due giornate di eventi sono stati Nikos Frangos e la vicesindaca di Oraiokastro, Lia Drossou, che hanno saputo orchestrare al meglio momenti istituzionali e di festa.
Un gemellaggio che guarda al futuro, dunque, fatto di progetti concreti ma anche di quella complicità mediterranea che non conosce confini. Come dice il proverbio: una faccia, una razza. E adesso ci si rivede a Bodio Lomnago.
Un gemellaggio che guarda al futuro, Bodio Lomnago e Oraiokastro unite per parità e inclusione
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