Con il ct Rino Gattuso anche Gallarate si veste di azzurro
Dal rapporto con la sorella alla pescheria, il nuovo tecnico degli Azzurri di calcio ha un forte legame con la città dei due galli

Oggi, giovedì 19 giugno, è stato il primo vero giorno per Gennaro “Rino” Gattuso da commissario tecnico della Nazionale italiana. Un ruolo prestigioso, accolto con emozione e determinazione, come ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione: “Spero di essere all’altezza e di riportare l’Italia al Mondiale” – leggi l’articolo su VareseNews.
E con l’allenatore si veste di azzurro anche Gallarate, città adottiva dell’ex calciatore del Milan, calabrese di nascita.
Durante gli anni da calciatore e poi allenatore, Gattuso ha mantenuto una presenza costante a Gallarate, dove risiedeva la sorella Francesca, morta nel giugno del 2020. Rino le è stato vicino fino all’ultimo, tornando in città in uno dei momenti più difficili della sua vita. Il gesto con cui le dedicò la vittoria in Coppa Italia – un bacio al cielo in panchina, allora tecnico del Napoli – rimane una delle immagini più toccanti della sua carriera. Un segno visibile del dolore privato vissuto in una città che lo ha accolto come uno di casa.
Gattuso ha sempre vissuto Gallarate non come semplice “luogo di passaggio”, ma come una seconda casa. Ha stretto legami con la comunità, è stato presente sul territorio e, oltre alla carriera di imprenditore con il ristorante di Corso Sempione e il bistrot di via Ercole Ferrario.
Un rapporto stretto, che si è costruito con il tempo, ma che è ben saldo nell’animo da sempre combattivo di “Ringhio”, che avrà un compito difficile per il futuro del calcio italiano. Ma dalla sua avrà il sostegno della comunità gallaratese, che da oggi è un po’ più azzurra.
Rino Gattuso si presenta come ct della Nazionale: “Spero di riportare l’Italia al Mondiale”
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