Sono stati condannati i carabinieri accusati di tentato omicidio nei boschi di Castiglione Olona
La vicenda processuale, arrivata all’udienza preliminare, riguarda fatti di un anno fa nei boschi di Fondocampagna

Dieci anni e otto mesi, e 8 anni e 8 mesi: è la condanna per due dei tre carabinieri a giudizio per i fatto di Castiglione Olona quando due militari fuori servizio accoltellarono fino a quasi ucciderlo un cittadino marocchino nei boschi dello spaccio.
Le richieste dei pubblici ministeri Lorenzo Dalla Palma e Marialina Cataldo erano di 11 anni per la posizione più grave fra i due carabinieri (quindi per il militare considerato l’esecutore materiale dell’accoltellamento), e sei anni anni e 4 mesi per il secondo arrestato: entrambi hanno richiesto il rito abbreviato difesi dagli avvocati Fabio Fiore e Bruno Stefanetti.
Il terzo carabiniere arrestato successivamente, e a cui viene contestata la rapina, ha patteggiato 4 anni e 6 mesi, mentre il pusher che si trova parte offesa del reato di tentato omicidio ma anche imputato per spaccio ha concordato una pena di 3 anni e 8 mesi, rappresentato in giudizio dall’avvocato Salvatore Arcadipane.
La quinta e ultima imputata è una donna di origini marocchine che collaborava per facilitare il rimpatrio delle salme o di fungere da collegamento fra gli indagati e le loro famiglie in Nordafrica accusata di favoreggiamento: difesa dall’avvocato Corrado Viazzo è stata rinviata a giudizio.
Il fatto avvenne nei boschi di Castiglione Olona nella notte fra venerdì 5 e sabato 6 luglio 2024: l’immigrato, classe 1986, a quanto pare dedito alla vendita di sostanze stupefacenti venne colpito al ventre da una coltellata che lo lasciò a terra esanime in un lago di sangue: venne salvato grazie all’intervento del 118 e passó un lungo periodo fra rianimazione e degenza ospedaliera. La decisione è stata presa dal giudice per l’udienza preliminare Niccolo’ Bernardi dopo un’udienza di camera di consiglio durata l’intera mattinata di mercoledì è finita a metà pomeriggio.
«Sono profondamente soddisfatto per il risultato dell’udienza di oggi che ha portato, dopo neppure un anno dai fatti, alla decisione del giudice. Un fatto reso possibile dalla proficua collaborazione col Nucleo investigativo dei carabinieri di Varese, e dal grande lavoro svolto dalla Procura che coordino, nelle persone dei Sostituti Marialina Cataldo e Lorenzo Dalla Palma». Lo dichiara il procuratore della Repubblica di Varese Antonio Gustapane che ha coordinato il lavoro dei pubblici ministeri sui fatti di Castiglione Olona andati oggi a sentenza.
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