È allarme ozono: a Saronno rilevati i valori più alti della Lombardia
Con un valore di 252 µg/m3 superato il livello di allarme a 240. Si tratta del primo superamento di concentrazione dell'anno ed è legato alla vasta area anticiclonica. La situazione nelle altre aree del Varesotto

È scattato l’allarme ozono in Lombardia. Il picco è stato segnato nella stazione di Saronno dove i rilevatori posizionati da Arpa hanno segnato un valore di 252 µg/m3, seguito dal dato rilevato a Cormano (in provincia di Milano) con 250 µg/m3 . La soglia di informazione è indicata a 180 µg/m3 come media oraria e a 240 come livello di allarme.
Nelle altre centraline collocate nel territorio varesino i dati rilevati sono comunque elevati: a Varese, nella centralina collocata alla scuola Violetti, è stato raggiunto il valore di 185 µg/m³, all’Accam di Busto Arsizio di 174, a Ferno di 186.
Si tratta del primo superamento delle concentrazioni dell’ozono legato alla vasta area anticiclonica perdurante sul territorio lombardo, con il forte irraggiamento solare di questi giorni, ha favorito l’incremento dei dati. Questi hanno superato in modo diffuso nella rete di rilevamento della qualità dell’aria di Arpa Lombardia la soglia di informazione (180 µg/m3 media oraria) e, localmente anche quella di allarme (240 µg/m3 media oraria).
La soglia di informazione è stata superata anche nella gran parte delle altre province: in provincia di Bergamo, con il valore massimo di 193 µg/m3 rilevato a Casirate d’Adda; di Brescia, con 197 µg/m3 a Gambara; di Como, con 190 µg/m3 a Erba Buccinigo; di Cremona con 197 µg/m3 a Corte dei Cortesi; di Lecco, con 209 µg/m3 a Moggio; di Lodi, con 184 µg/m3 a Bertonico; di Monza e Brianza con 196 µg/m3 nella stazione di Monza Macchiavelli; di Mantova, con 195 µg/m3 a Ponti sul Mincio; di Pavia con 185 µg/m3 nella stazione di Pavia via Folperti.
In provincia di Sondrio il valore più alto, rilevato a Morbegno, è invece risultato appena sotto la soglia di informazione, con 176 µg/m3.
È probabile che l’episodio in corso continui ancora per qualche giorno fino al cambio delle condizioni atmosferiche, non previsto prima della giornata di domenica, secondo le previsioni del Servizio Meteorologico di Arpa Lombardia.
Effetti sulla salute
L’ozono troposferico costituisce una componente importante dello smog fotochimico; essendo un forte ossidante, è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. La maggior parte di questi effetti sono a breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono, ma è noto che possano sussistere anche danni derivati da ripetute esposizioni di breve durata, come l’accelerazione del naturale processo di invecchiamento della funzione polmonare.
Le categorie di persone maggiormente sensibili all’ozono sono i bambini che trascorrono gran parte del periodo estivo all’aperto; i soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto perchè l’esercizio fisico può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo; persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche):
Per minimizzare gli effetti di questo inquinante fotochimico sulla salute, specialmente nei soggetti più a rischio come bambini, anziani o persone con problemi respiratori, è consigliabile evitare il più possibile le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. Utile anche una dieta ricca di sostanze antiossidanti a base di frutta o verdura di stagione.
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