Fiori rosa e il suono di un violino per l’ultimo saluto a Paola Abis, travolta a Besozzo da un’auto in retromarcia
Oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Castiglione Olona si sono svolti i funerali della donna morta lo scorso 30 maggio a Besozzo, travolta da un'auto che in retromarcia e senza nessuno a bordo ha trovato proprio lei sulla sua traiettoria

Fiori rosa, il suono dolce di un violino e un dolore sincero oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Castiglione Olona, dove la comunità ha dato l’ultimo saluto a Paola Abis, la donna morta lo scorso 30 maggio a Besozzo, travolta da un’auto che in retromarcia e senza nessuno a bordo ha trovato proprio lei sulla sua traiettoria.
Una tragedia assurda, che ha spezzato l’esistenza di una donna piena di vita, circondata da affetti sinceri, dai familiari e da tanti amici che oggi si sono raccolti intorno alla famiglia per un abbraccio che potesse lenire tanto dolore. Lo stesso don Ambrogio Cortesi, il parroco di Castiglione, ha ammesso di aver faticato a trovare le parole per consolare il dolore dei figli, dei nipoti,dei tanti amici di Paola «per questa morte improvvisa e inspiegabile, le parole per chiedere al Signore un po’ di luce e un barlume di speranza di fronte a fatti come questo che sembrano far venire meno la speranza».
Don Ambrogio queste parole le ha trovate nel Vangelo di Giovanni, nella Lettera ai Tessalonicesi, dove l’autore, Paolo di Tarso, cerca di spiegare a una comunità dei primi cristiani come Gesù manterrà la promessa “di non abbandonare nessuno dei suoi figli”. «La lettera rispecchia lo straniamento e l’incredulità dei primi cristiani che avevano scoperto Gesù e il suo messaggio, ma si domandavano quando sarebbe venuto a prendere i membri della comunità che nel frattempo erano morti. Nelle sue parole l’invito alla speranza, una speranza senza fine, l’unica che può sostenerci nel dolore, quando tutto sembra finito».
Dopo la cerimonia funebre Paola Abis è stata accompagnata per la sepoltura nel vicino cimitero.
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