“Il loro grido è la nostra voce. Poesie da Gaza”
La raccolta presenta trentadue poesie, una selezione di dieci autori/autrici palestinesi, trentadue poesie in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 e sempre in condizioni terribili

Per Lunedì 9 giugno è stato programmato un doppio appuntamento per la presentazione del libro “Il loro grido è la nostra voce. Poesie da Gaza”, Fazi Editore, aprile 2025. Il volume è arricchito dalla prefazione dello storico israeliano Ilan Pappé e dagli interventi della scrittrice Susan Abulhawa (suo il romanzo bestseller “Ogni mattina a Jenin e di Crhris Hedges, giornalista premio Pulitzer e già corrispondente di The NewYork Times da Gaza.
La raccolta presenta trentadue poesie, una selezione di dieci autori/autrici palestinesi, trentadue poesie in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 e sempre in condizioni terribili: ultima preghera e testamente poetico prima di essere uccisi, come nel caso di Heba Abu Nada e Refaat Alareer, mentre si è costretti ad abbandonare la propria casa (Haidar al-Ghazali) o mentre si muore di freddo e di bombe in un campo profughi (Yousef Elqedra).
Il primo appuntamento è a Malnate alle ore 17:45 e, con il Patrocinio della Città di Malnate, si svolgerà presso la Sala Lena LAZZARI, piazza Libertà, 1.
Il secondo incontro si terrà a Varese alle ore 20:30 nella sede di “unaltrastoriaVArese” e di Rete Varese Senza Frontiere, via Francesco Del Cairo, 34.
In entrambi gli incontri sarà presente Mario SOLDAINI, uno dei curatori della raccolta assieme ad Antonio Bocchinfuso e Leonardo Tosti.
L’iniziativa e il progetto della raccolta sono azioni concrete verso la popolazione palestinese: per ogni copia venduta l’editore donerà 5 euro a EMERGENCY a sostegno delle sue attività di assistenza sanitaria a Gaza.
Significativo e importante è l’elenco dei promotori e delle adesioni: Rete Varese Senza Frontiere, RETE MOBILITAZIONE GLOBALE PACE, unaltrastoriaVArese, Sharazade Cultura e Spettacolo senza frontiere, Docenti per Gaza, Sanitari per Gaza, EMERGENCY, COMITATO VARESINO per la PALESTINA.
Dopo l’introduzione e l’intervento centrale del curatore Mario Soldaini, si alterneranno le letture di Francesca Brusa Pasquè, Federico Lastaria, Haifa Baradiyyha, Hasan Naeem, Gassan Skaini e le musiche di Francesco e Mario Cremona.
La poesia come atto di resistenza; la forza delle parole come tentativo di salvezza: così si può riassumere il senso profondo di ogni singola opera e dell’intera raccolta, come riportato nel risvolto di copertina del libro con le fondamentali parole di Ilan Pappé: “…scrivere poesia durante un genocidio dimostra ancora una volta il ruolo cruciale che la poesia svolge nella resistenza e nella resilienza palestinesi.” Lo storico iscraeliano osserva come queste poesie “sono a volte dirette, altre volte metaforiche, estremamente concise o leggermente tortuose, ma è impossibile non cogliere il grido do protesta per la vita e la rassegnazione alla morte, inscritte in una cartografia disastrosa che Israele ha tracciato sul terreno.”
Le parole di Ilan Pappé quando parla di resistenza e resilienza ci portano al concetto di “sumud” proprio del popolo palestinese che lotta e, appunto, resiste contro l’abominio, in attesa che l’Occidente – finora complice – decida di porre fine al certificato geneocidio di un intero popolo.
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