“Non correggo più i compiti ma i prompt che i miei studenti danno a ChatGPT”

Secondo l'economista Carlo Alberto Carnevale Maffé l'intelligenza artificiale ridisegna i confini della formazione e della produttività aziendale

Assemblea Confapi 2025

Il passaggio alle Ville Ponti di Varese dell’economista Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di Strategia aziendale alla Sda Bocconi, in occasione dell’assemblea di Confapi farà discutere a lungo. Tra i tanti punti toccati dal suo intervento, quello più interessante riguarda l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sul suo lavoro di docente.
«Non posso più vedere un esame. Non so se lo fanno gli studenti o lo fa ChatGPT» ha detto il professore, mettendo al centro dell’attenzione non le promesse future dell’intelligenza artificiale, ma i suoi effetti già in corso, soprattutto nei settori dove il lavoro è basato sul linguaggio e sulla conoscenza.

«Oggi correggo i prompt, non più i compiti», ha sottolineato Carnevale Maffè, evidenziando come l’AI generativa stia riscrivendo le dinamiche della formazione e anche della produttività aziendale. L’economista ha ricordato che le professioni più impattate saranno tutte quelle che lavorano con la conoscenza: manager, amministrativi, professori. In particolare i lavori legati all’area legale che secondo alcuni studi avranno una riduzione fino a 40% perché sostituiti da strumenti di AI.

Secondo Carnevale Maffé, il vero cuore del cambiamento è nei dati: «Chi ha più dati ottiene più benefici. L’AI è un processo di apprendimento: se non abbiamo dati, non abbiamo intelligenza. Dobbiamo diventare aziende ricche di dati, altrimenti restiamo tagliati fuori».
Le classifiche internazionali non ci danno favoriti nella corsa al cambiamento: «Siamo ultimi in Europa per competenze AI, insieme alla Grecia. Servono formazione e velocità di azione. Basta burocrazia» ha detto Carnevale Maffè.
Poi la stoccata finale del professore: «Non possiamo attrarre giovani se continuiamo con consigli di amministrazione pieni di commercialisti, cugini e amanti. Serve una governance seria, fatta da persone competenti».

 

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

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Pubblicato il 11 Giugno 2025
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