Solo il 17% al voto, sfuma il referendum a Oggiona con Santo Stefano

Gli abitanti del paese potevano esprimersi contro il progetto di vendita di una parte della Villa Colombo, ma l'adesione è stata molto bassa. Il sindaco: "Ora avanti con la vendita". L'opposizione: "Risultato scontato, si voleva arrivare a questo"

Villa Colombo Oggiona con Santo Stefano

Sfuma il referendum su Villa Colombo a Oggiona con Santo Stefano: non è stato raggiunto il quorum, avendo votato solo il 17.07% degli abitanti del paese.

Per la precisione su 3720 aventi diritto sono andati a votare in 635.
Il quorum era di 1861: non è stato raggiunto e già alla chiusura dell’unico seggio, in municipio, il finale era ormai chiaro.
Va ricordato che il regolamento comunale approvato nello scorso maggio, con le regole per lo svolgimento dei referendum consultivi, prevedeva che lo scrutinio delle schede votate si facesse solo nel caso fosse raggiunto il quorum.

Non si conoscerà dunque come si sono espressi gli oggionesi, anche se si può ipotizzare che tra i 635 che sono andati a votare prevalga il Sì, vale a dire il voto contro la vendita di villa Colombo, o meglio la parte di edificio e di terreno pertinenziale affittati a una comunità disabili.

Il quesito era in una forma particolare, visto che chiedeva di confermare o meno una contrarietà.
Il testo ufficiale che compariva sulla scheda era questo:

SIETE CONTRARI ALLA PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE CHE IL SOLO EDIFICIO PRINCIPALE DI VILLA
COLOMBO E UNA PARTE MINORITARIA DEL SUO PARCO VENGANO INSERITI NELL’ELENCO DEI BENI ALIENABILI
DEL COMUNE GARANTENDO COMUNQUE CHE IL PARCO RESTI UGUALMENTE INTERAMENTE ACCESSIBILE ALLA
CITTADINANZA E CHE L’EDIFICIO RESTI DEDICATO AD UTILIZZI SOCIALI?

 

Il sindaco: “La stragrande maggioranza è a favore o non interessata alla vendita”

La lettura del sindaco Franco Ghiringhelli è netta: «È evidente chem nonostante la pesantissima campagna di disinformazione posta in atto, la stragrande maggioranza dei cittadini o è favorevole all’alienazione della villa oppure non è disinteressata».

«L’amministrazione, ritenendo utile l’alienazione, ritenendo che con i fondi si potranno fare opere senza mutui, ritenendo che eviterà costi di manutenzione straordinaria dell’immobile, proseguirà su questa strada». Passando a questo punto, con i necessari passaggi intermedi, al «bando di gara per la cessione, partendo dalla valutazione dell’Agenzia delle Entrate».

Villa Colombo Oggiona

Rispetto al lungo confronto sul tema, Ghiringhelli dice che «più che sottoporre a referendum non si poteva fare» e che la bassa affluenza appunto è indicativa. Certo, il sindaco è consapevole che nella non-partecipazione al voto si somma «quella parte del paese che è favorevole, quella che ha ritenuto di non esprimersi e quella che da tempo non partecipa», ma l’amministrazione coglie in questo comunque un sostegno alla sua linea. O meglio: una non-opposizione. «Va poi considerato che anche tra i favorevoli alcuni sono andati comunque a votare, anche nella giunta».

A chi si riferisce quando parla di campagna di «disinformazione»? «Non mi riferisco tanto alla minoranza, che ha deciso di cavalcare la questione, quanto al comitato contro la vendita, che ha usato toni e armi sbagliati. Ad esempio con alcune vignette contro la mia persona, diffuse sui social, che hanno generato una querela».

L’opposizione

Enzo Lazzetera dalle file dell’opposizione ammette che «la partecipazione è stata sotto le aspettative», su un tema che comunque è stato presentato come sentito dalla popolazione. Lazzetera ribadisce comunque che «ci si aspettava un risultava del genere: tutto è stato fatto per avere l’affluenza più bassa possibile. La data, gli anziani in vacanza al mare, un unico seggio. E non possiamo sapere neppure a quale quota sia il Sì tra i seicento e più votanti: è il frutto di un regolamento costruito per arrivare a questo risultato».

«Diverso sarebbe stato se il referendum si fosse svolto a fine settembre o a ottobre, alla ripresa delle attività» conclude Lazzetera, che ringrazia «chi è persino rientrato dal mare per votare».
Quanto alla ripresa della mobilitazione contro la vendita, «vedremo come ripartire».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Giugno 2025
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