Idee chiare e sguardo rivolto al futuro: le nuove matricole dell’Insubria si raccontano
In occasione della mattinata di orientamento «Porte aperte» all’università dell’Insubria di Varese, martedì 8 luglio, alcune giovani future matricole hanno rivelato progetti curiosi e promettenti

L’Università dell’Insubria ha aperto le sue sedi agli studenti delle scuole superiori martedì 8 luglio in occasione di “Porte aperte” l’evento di orientamento pensato per fornire alle future matricole informazioni utili per cominciare il loro percorso universitario. VareseNews ha intervistato alcuni degli ex-liceali per conoscere le loro storie e i loro sogni.
Non è semplice essere giovani in un mondo come il nostro. I giovani di oggi devono e dovranno fronteggiare questioni cruciali, come il cambiamento climatico e le sfide economiche, politiche e sociali che sono all’ordine del giorno. Sfide che combinate alla rapida evoluzione tecnologica potrebbero provocare smarrimento e insicurezza nei futuri cittadini della provincia. Ma questo non sembra certo essere il caso delle future matricole dell’Insubria. Gli intervistati hanno idee chiare e occhi luccicanti mentre parlano del loro futuro.
Giovanni, «Nel laboratorio del liceo ho capito la mia strada»
Giovanni, 19 anni, sogna di diventare uno scienziato da laboratorio. La ragione è il suo grande interesse per la chimica sviluppato al liceo scientifico, opzione Scienze applicate, di Olgiate Comasco. «Durante le ore passate in laboratorio al liceo ho capito che quella sarebbe stata la mia strada». Ma è solo grazie ad uno stage effettuato recentemente all’Insubria che Giovanni ha potuto confermare la sua passione; ecco perché, sicuro dei suoi propositi, si è presentato con il solo intento di informarsi sull’effettiva iscrizione.

Sofia, «La Medicina estetica è la mia strada»
E poi c’è Sofia che si è appena diplomata al Liceo Linguistico Cobianchi di Intra. Durante la giornata “Porte aperte” vuole informarsi circa le nuove modalità di accesso ai corsi di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, con particolare attenzione al corso di Medicina . Superato lo scoglio dell’ammissione, l’ex-liceale afferma «a seguito della laurea, vorrei specializzarmi in Medicina estetica, sento che questa è la mia strada».

Greta e Arsidi, «L’Insubria è il nostro punto di partenza»
Greta e Arsidi invece, ex compagni di classe all’Itet Daverio Casula Nervi di Varese, indirizzo Relazioni internazionali per il marketing, hanno le idee chiare: «Dopo una laurea in Economia e Management all’Insubria, se non troviamo un lavoro che ci soddisfi, continueremo a studiare probabilmente in un Master dal nome ancora più prestigioso come Liuc e Bocconi, o magari anche in Svizzera». L’Insubria, come aggiunge Greta, rappresenterebbe per lei la possibilità di cominciare a mettere le basi nel mondo universitario. Mondo del quale fa parte suo cugino, studente della facoltà di Giurisprudenza che le ha consigliato con entusiasmo questa università.

Il punto di vista dei tutor, «Sotto la loro timidezza, c’è tanta consapevolezza»
Tra il personale dell’Università che si è occupato di accogliere e informare le future matricole c’era anche Karim, studente internazionale che a seguito di una laurea in Economia a Londra ha scelto di frequentare il corso magistrale “Global entrepreneurship, economics and management” (Geem) proposto dall’Insubria. Durante la mattinata, in veste di tutor ha potuto osservare il nuovo possibile gruppo di matricole affermando che «nonostante la normale timidezza nell’approcciarsi al mondo universitario, profondamente diverso da quello liceale le nuove matricole sembrano avere una consapevolezza maggiore; sono attive e interessanti».
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