Addio alla carta d’identità cartacea: tutte le novità sui servizi demografici spiegate dall’anagrafe di Varese

Scadenze, foto, servizi digitali e urgenze: l’anagrafe di Varese, grazie alla dirigente Nicoletta Zucchi, fa chiarezza su come richiedere la nuova carta elettronica e quali sono tempi, costi e servizi online. Che riguardano anche stato di famiglia, residenza e molto altro

Nicoletta Zucchi

Dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non sarà più valida. A ricordarlo – e a spiegare cosa cambierà per i cittadini – è stata Nicoletta Zucchi, responsabile dei servizi demografici del Comune di Varese, intervistata dalla giornalista di VareseNews Stefania Radman durante una nuova puntata de La materia del giorno.

«Dal 2026 non potrà più essere utilizzata la carta cartacea: riteniamo, in mancanza per ora di circolari specifiche, che questo valga in particolare per l’espatrio. Per l’identificazione, come accade oggi con un documento scaduto, manterrà un valore limitato, ma il consiglio è di passare comunque per tempo alla carta elettronica» ha spiegato Zucchi.

Come richiedere la CIE

La Carta d’identità elettronica (CIE) si richiede con pochi documenti: una fototessera e la vecchia carta d’identità (o una denuncia in caso di furtosmarrimento della stessa). «L’appuntamento si prenota soprattutto online tramite il portale ministeriale CIE Online, accessibile con SPID, CIE o CNS (Carta Nazionale dei Servizi, ndr) – ha spiegato Zucchi –  I tempi d’attesa a Varese oscillano tra fine settembre e inizio ottobre, ma in casi di urgenza (furto, viaggio imminente) è possibile fissare appuntamenti ravvicinati direttamente in Comune. Molti cittadini temono difficoltà con la prenotazione online, ma spesso si scopre che “nel giro di pochi minuti si riesce a trovare un appuntamento libero, anche per il giorno dopo”. Questo grazie al fatto che, essendo tutti i Comuni connessi all’Anagrafe nazionale (ANPR), la richiesta può essere fatta ovunque in Italia».

La foto deve rispettare regole precise (sfondo bianco, niente occhiali scuri o copricapi salvo motivi religiosi). A Varese è disponibile una macchinetta all’esterno degli uffici, ma è possibile anche fornire foto digitali. La CIE non viene rilasciata subito: arriva entro 6 giorni lavorativi, a casa o in Comune.

La carta d’identità elettronica e  i servizi digitali

La carta elettronica non è solo un documento d’identità: «Consente l’accesso ai principali servizi della pubblica amministrazione, come il fascicolo sanitario elettronico, INPS, Agenzia delle Entrate; permette la firma digitale tramite app dedicata (CieID); al momento del rilascio si può anche dichiarare la disponibilità alla donazione di organi –  – ha  spiegato Zucchi – È la nostra vera identità digitale ed è destinata a diventare sempre più centrale nella vita quotidiana dei cittadini».

Per sapere come utilizzarla al meglio: «Fino all’anno scorso c’era in anagrafe chi aiutava a scaricare l’app e ad utilizzarla. Ora consegnamo a tutti un foglio con tutte le istruzioni utili per cominciare ad usarla».

Cosa succede ai residenti all’estero

Un capitolo a parte riguarda i cittadini iscritti all’AIRE cioè i cittadini italiani residenti all’estero: «Chi vive in Europa può già richiedere la CIE in diversi consolati, è un servizio che si sta progressivamente estendendo – spiega Zucchi – Ed è meglio passare attraverso questi uffici esteri: perchè al momento chi torna in Italia e si rivolge all’anagrafe italiana riceve solo ancora la versione cartacea. Siamo in attesa di direttive su questo punto, che dovranno necessariamente arrivare».

Non solo carte d’identità: come separarsi o comprare un auto in Comune

L’anagrafe non si occupa solo di documenti personali. Come ha ricordato Zucchi: «Non molti sanno che si possono avviare in Comune le pratiche di separazione: devono essere solo di tipo consensuale e non devono esserci figli minori a carico, ma in questi casi la pratica costa in tutto 16 euro».

In comune, inoltre,  è possibile depositare le Disposizioni anticipate di trattamento (DAT) per il fine vita: «Già nella compilazione della Carta d’Identità Elettronica viene richiesto di esplicitare l’intenzione o meno di  donare gli organi – spiega Zucchi – in comune può essere poi esplicitato, per esempio, se si vuole evitare trattamenti particolari per essere mantenuto in vita».

Ma non c’è solo questo: per esempio, «In comune si può siglare la compravendita di un auto: in questo caso l’ufficiale d’anagrafe ha lo stesso ruolo del notaio. vanno poi completati i documenti al PRA».

Cosa si può non fare all’anagrafe: dallo stato di famiglia al cambio della residenza

Sono molte però, i documenti per i quali non è più necessario recarsi fisicamente all’anagrafe del proprio comune: «Ad oggi tutti i comuni d’Italia sono nell’anagrafe nazionale, perciò si possono fare tranquillamente determinate richieste di documenti anche tramite un servizio nazionale e da remoto – spiega Zucchi – Basta collegarsi al sito del Ministero degli Interni ANPR, che vuol dire Anagrafe Nazionale Persone Residenti, e ho delle opzioni direttamente come cittadino: residenza, stato di famiglia, cittadinanza, esistenza in vita, per esempio, si possono richiedere ed ottenere  semplicemente collegandosi al sito. Se è un documento in carta semplice non si paga nulla, se è in bollo si paga con pago PA i sedici euro del bollo. Il documento arriva direttamente via mail e chi lo riceve riconosce tramite il QR code la validità di questo documento».

Uno dei più scaricati è quello relativo al cambio di residenza: «Se io da Milano vengo ad abitare a Varese, non occorre che prenda un appuntamento col comune: mi collego tramite il Ministero degli Interni ANPR, e seguendo veramente pochi passaggi, dopo essermi accreditato con SPID o CIE, ho risolto. L’unica cosa importante è che devo avere o un documento di proprietà o di affitto, perché devo dimostrare il titolo per cui occupo l’immobile».

Per i residenti AIRE, chi si sposta per esempio da Varese per andare ad abitare a Londra può collegarsi al sito del consolato e fare la stessa cosa:  c’è un tasto che si chiama Fast it da cui posso fare tutto: carico la mia pratica e il consolato la gestisce da remoto».

LA DIRETTA INTEGRALE

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 16 Settembre 2025
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