Da apprendista odontotecnico a 14 anni a fornitore della Nazionale di Rugby: la storia di Alfredo Crugnola
Da una passione nata per caso a 14 anni alla guida di un laboratorio con sette dipendenti: la storia di Alfredo Crugnola, titolare della Varese Odontotecnica
È una storia di passione artigiana e innovazione tecnologica quella raccontata da Alfredo Crugnola nella puntata di “Materia d’Impresa” andata in onda domenica 29 settembre. Il titolare della Varese Odontotecnica ha condiviso con gli spettatori il percorso che lo ha portato da giovanissimo apprendista a imprenditore di successo nel settore dell’odontotecnica.
Un inizio casuale che diventa vocazione
La carriera di Crugnola inizia quasi per caso, grazie al consiglio di uno zio bergamasco che gli suggerisce di provare questo mestiere. A soli 14 anni inizia la scuola di odontotecnica, alternando subito studio e lavoro direttamente nei laboratori, come era possibile all’epoca. «Ho cominciato senza sapere neanche cosa fosse questo lavoro”, racconta Crugnola, ma l’attitudine manuale emersa fin da subito lo convince a proseguire su questa strada. A 21 anni arriva il momento decisivo: l’ex titolare del laboratorio dove collaborava, ormai prossimo alla pensione, gli propone di rilevare l’attività. Nasce così la sua prima partita IVA e l’inizio di un’avventura imprenditoriale che dura ancora oggi.
Un laboratorio in crescita tra tradizione e famiglia
Oggi la Varese Odontotecnica conta sette dipendenti, un numero che la colloca tra i laboratori medio-grandi del settore. «La maggior parte dei laboratori odontotecnici in Italia sono formati in media da 1,9 persone, cioè neanche due» spiega Crugnola, evidenziando come la sua sia un’eccezione in un panorama fatto prevalentemente di piccole realtà artigianali.
Particolarmente significativa – e non scontata – è la presenza della figlia Alice, che dopo aver insistito a lungo per entrare nell’azienda paterna, oggi a 36 anni si occupa dell’amministrazione. «Ero contrario perché è un lavoro che comporta veramente tanto sacrificio» confessa Crugnola, ma alla fine ha ceduto di fronte alla determinazione della figlia, che ora rappresenta la seconda generazione dell’azienda. Il team si completa con collaboratori di età diverse, dal più giovane di 26 anni che Crugnola considera già il suo possibile erede, fino ai più esperti over 50, creando un mix di competenze ed esperienze che arricchisce il laboratorio.
Le sfide di un settore in trasformazione
Il panorama dell’odontotecnica italiana sta attraversando un momento di trasformazione: dai circa 14mila laboratori di dieci anni fa si è passati agli attuali 8mila in Italia, con numerose chiusure e accorpamenti. «E, per di più, l’etò media del titolare di laboratorio è di 57 anni», sottolinea Crugnola, evidenziando un problema generazionale che potrebbe creare opportunità per i giovani disposti a investire in questo settore.
Il problema principale è la mancanza di nuove leve: «Purtroppo non ci sono ragazzi che vogliono fare questo lavoro» spiega, nonostante la domanda continui a essere sostenuta. La necessità di formazione continua e l’impegno richiesto scoraggiano molti giovani, che preferiscono orientarsi verso altri settori apparentemente meno impegnativi.
Dall’analogico al digitale: la rivoluzione tecnologica
Una delle trasformazioni più significative degli ultimi vent’anni è stata l’introduzione del digitale. «La prima digitalizzazione del nostro laboratorio è avvenuta circa vent’anni fa» ricorda Crugnola. Oggi il processo è completamente cambiato: le impronte digitali vengono prese direttamente dal dentista attraverso scanner 3D, i file arrivano al laboratorio via email e vengono elaborati con stampanti e fresatrici di ultima generazione. «Possiamo ottenere qualsiasi cosa che venga scannerizzata» spiega Crugnola, evidenziando come questa tecnologia abbia abbattuto le barriere geografiche, permettendo collaborazioni anche con clienti all’estero.
Specializzazioni sportive e applicazioni innovative
La Varese Odontotecnica si è distinta anche per alcune collaborazioni prestigiose nel mondo dello sport. Per tre anni ha fornito paradenti personalizzati alla Nazionale Italiana di Rugby, lavorando con atleti del calibro di Martin Castrogiovanni, ma anche per sciatori. Parallelamente, ha sviluppato bite posturali per piloti e ciclisti, dispositivi che vanno oltre la protezione dentale per influenzare l’equilibrio dell’intero corpo. «La mandibola è collegata con l’atlante, la prima vertebra che comanda la postura» spiega Crugnola, descrivendo come questi dispositivi personalizzati possano migliorare le performance sportive attraverso un corretto bilanciamento occlusale. Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’intervista riguarda proprio l’evoluzione del concetto di bite. Non più solo protezione per chi digrigna i denti durante la notte, ma vero e proprio strumento di riequilibrio posturale. «Il bite serve per correggere la postura dell’intero corpo» spiega Crugnola, sottolineando come questo dispositivo possa influenzare l’equilibrio generale dell’organismo attraverso il collegamento tra mandibola e sistema vertebrale.
Una nuova sede per guardare al futuro
Recentemente l’azienda si è trasferita da Varese a Induno Olona, scegliendo una nuova sede che ha permesso di ampliare gli spazi e rinnovare le attrezzature. «Abbiamo appena rifatto un laboratorio in modo tale da avere più attrezzature, più spazi, più cose adeguate» racconta Crugnola, dimostrando come l’investimento in strutture moderne sia fondamentale per rimanere competitivi in un settore in continua evoluzione.
Il prossimo appuntamento con “Materia d’Impresa” è fissato per giovedì 2 ottobre, quando sarà ospite Stefano Montoli dell’azienda Brevetti Montolit di Cantello, specializzata nella produzione di attrezzature professionali per il taglio e la foratura di materiali lapidei.
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