“Non c’è fungo in vista“, ma la stagione non è finita: a Varese si spera nella pioggia per il ritorno dei porcini
L’autunno incombe, e a passi spediti arriva la stagione dei boleti. Ma per il momento con poche sorprese e scarsi risultati. Le previsioni del micologo: “Speriamo nell'ottobrata"
Di solito a parlar di funghi tiene banco la regola dei “pochi ma buoni”: ci si accontenta, anche alla luce del basso profilo che ogni fungiatt tiene, se non altro per mantenere lontani altri cercatori. Ma quest’anno, secondo gli esperti, non siamo nel campo della dissimulazione: sentendo chi va per monti per ora di funghi in giro sulle montagne del Varesotto se ne trovano pochi.
Un esperto che spesso interviene sulla tematica, l’agronomo e micologo Valerio Montonati, fa il punto, fra monte Lema e abetine svizzere, ma anche nelle zone più basse: disamina precisa, cronaca che parte da giugno e si spinge fino agli ultimi di agosto: «Un’uscita in faggeta sul Lema sabato 23/8 in mattinata e nel primo pomeriggio su versanti diversi (ovest e, quindi, sud) ha avuto esito negativo senza aver visto funghi di sorta salvo qualche rara russula». Poi «un successivo giro in Leventina il 30/8 non ha dato esiti positivi nonostante mi sia portato fino a quota 1.950 m».
Una ulteriore camminata, «senza pretese, il 31 agosto sul Lema, ha ancora spostato l’attesa di una buona raccolta a data da definirsi…con necessità, a mio avviso di caldo e ancora caldo…». E qui subentra e persiste l’elemento meteo.
Continua la cronaca: «Ultime uscite venerdì 5 tra Brinzio e la Rasa di Varese e sabato 6 settembre ancora sul Lema con qualche ritrovamento ma nulla di significativo. La mia impressione è che le recenti abbondantissime piogge siano state più dannose che utili con tratti di pendio assolutamente dilavati e lasciati senza un minimo strato di strame. Infatti i funghi sono stati rintracciati proprio in prossimità degli accumuli sopravvissuti: “Non c’è un fungo a vista” mi ha confidato un amico, gran raccoglitore, con tono seriamente preoccupato. A questo punto occorre incrociare le dita, sperare che la prossima perturbazione, prevista a cavallo tra martedì 9 e mercoledì 10 non sia troppo violenta e, soprattutto, alimentata da correnti umide provenienti da Sud (come in effetti sembrerebbe leggendo le previsioni), e contare sul permanere duraturo del bel tempo con pomeriggi ancora caldi, altrimenti, si dovrà sperare in una ottobrata “Romana” per avere qualche soddisfazione, con i rischi del caso».
DA SAPERE – Lo sportello micologico di Ats Insubria
A MATERIA – “Andar per funghi” a Materia: un viaggio affascinante nel mondo fungino
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