Fotografa l’aereo e litiga con il personale a Malpensa: passeggero lasciato a terra

L'episodio vede protagonista un medico che ha scattato una foto all'aereo sul piazzale ed è stato redarguito. Easyjet difende la decisione

Il nuovo Airbus A321 neo di Easyjet

Scatta una foto all’aereo sul piazzale, litiga con il personale dell’aeroporto e alla fine viene lasciato a terra.
Succede a Milano Malpensa e l’episodio viene denunciato dal protagonista, Claudio Zanon, oncologo torinese.

Il protagonista parla «episodio surreale e increscioso», la compagnia tiene il punto dicendo che il personale ha operato per “la sicurezza e il benessere di passeggeri ed equipaggio”. E la vicenda fa parlare anche in ambito aeroportuale, dove del resto non sono rari i casi di episodi “sopra le righe.

Comunque: l’episodio risale a martedì 28 ottobre, Zanon doveva imbarcarsi sul volo Easyjet EJU3929 da Milano Malpensa a Marrakech.
«Mentre raggiungevo l’aereo ho scattato una semplice foto al muso del velivolo. Un gesto del tutto innocuo, come fanno ogni giorno centinaia di passeggeri» dice il medico. « Subito dopo, però, un addetto alla sicurezza si è avvicinato intimandomi di cancellare la foto». Richiesta che in effetti è già capitata anche in altri contesti (persino a giornalisti nel corso di visite aeroportuali)

«Ho spiegato, con calma, che non avevo alcuna intenzione di farlo, non avendo violato alcuna norma». L’addetto alla sicurezza « mi ha seguito, dichiarando che se non avessi cancellato la foto non sarei partito. Così è stato. Nel frattempo, un passeggero si è sentito male e io, da medico, sono intervenuto per soccorrerlo. Nonostante ciò, dopo il mio intervento, il comandante mi ha chiesto di scendere».

Possibile che il rifiuto di cancellare una foto dal telefono valga lo sbarca?
Lo stesso Zanon ammette di avere «alzato la voce di fronte a quello che considero un abuso», dopo esser stato privato del diritto a viaggiare.
La compagnia, Easyjet, interpellata dall’Ansa, parla di «un comportamento inappropriato al gate» che avrebbe giustificato lo sbarco.

Easyjet se non chiarisce granché dell’episodio specifico, in compenso ribadisce una linea di difesa che pare generale: «Il nostro personale di terra – è la posizione della compagnia – è formato per valutare e gestire al meglio ogni situazione e, sebbene episodi di questo genere siano rari, li affrontiamo con la massima serietà e non tolleriamo comportamenti abusivi o minacciosi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2025
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Commenti

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  1. barbara zanchin
    Scritto da barbara zanchin

    mi dispiace ma non condivido per niente la posizione presa da Easyjet,
    oltretutto dopo che il Dottore in questione ha prestato soccorso ad un passeggero. dovreste vergognarvi… e per cosa????? una foto…
    sappiate che milioni di passeggeri scattano foto ai vostri velivoli prima, durante e dopo il volo e le postano sui loro profili Facebook e instagram e quant’altro… una presa di posizione la vostra che fa ridere…… ma che ha messo a disagio un vostro passeggero.. complimenti!
    meritate di non avere più clienti…

  2. Avatar
    Scritto da Felice

    In Italia vige un divieto generale di fotografare in aeroporto, una legge del 1941 che impone restrizioni, anche se oggi spesso ci si concentra sui rischi per la sicurezza e la privacy. È inoltre vietato fotografare o riprendere il personale autorizzato senza il loro consenso, poiché la pubblicazione di immagini potrebbe violare la privacy, e fotografare personale di sicurezza in circostanze particolari potrebbe comportare reati come la “rivelazione di segreto di Stato”.
    Prima di scandalizzarsi troppo per una foto social negata di fatto fotografare un aereo sulla pista prima dell’imbarco è considerata area sensibile. Negli USA al rifiuto di cancellare la foto si viene arrestati come reato federale.

  3. elenera
    Scritto da elenera

    Trovo per nulla fuori luogo la richiesta dell’addetto alla sicurezza, che dopotutto avrebbe comportato solo la fatica di un banale tocco sulla foto incriminata per eliminarla dal dispositivo. Fine. Se poi proprio andava a mancare nell’album dei ricordi del medico passeggero, va beh, il medico avrebbe solo dovuto accontentarsi di copiarne una dalle migliaia che si trovano in Internet…
    Non faccio fatica a vedere in una pista di rullaggio un luogo sensibile (nonché privo di qualsivoglia spunto creativo, ma questa è un’opinione personale…) e, in ogni caso, cos’è che ti impedisce di fare come (giustamente) impartito dall’operatore di turno? “Buongiorno, è vietato fare foto.” “Ah, mi scusi, cancello subito.” Dove starebbe il problema? Quale sarebbe il sopruso? Dov’è l’ingerenza in che cosa di così personale? Bah, quanto rumore per nulla…

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