Il centrosinistra attacca: “Meno contributi alle scuole dell’infanzia di Laveno. La decisione penalizza le famiglie”
Dopo aver abbandonato l'aula del consiglio comunale, i membri del centrosinistra tornano a criticare il sindaco sull’erogazione dei fondi per le scuole dell'infanzia
Il tema dei finanziamenti dati alle scuole dell’infanzia di Laveno Mombello torna ad infiammare il dibattito, dopo il duro scontro nel consiglio comunale del 24 settembre che aveva visto la minoranza abbandonare l’aula.
Cattiva gestione dei fondi
Il centrosinistra solleva nuovamente il problema e lo fa attraverso una nota in cui denuncia la cattiva gestione dei fondi conferiti alle scuole dell’infanzia, definita: «Una scelta peggiorativa della situazione economica delle famiglie lavenesi».
«L’amministrazione Santagostino ha recentemente approvato una nuova modalità di conferimento alle scuole dell’infanzia del nostro comune che – ricordano dal centrosinistra di Laveno – fanno a capo alla parrocchia e a un “ente morale”. La parrocchia ha chiuso anni fa la scuola dell’infanzia del Ponte e, attraverso un accordo stipulato con il comune, i locali sono stati utilizzati per l’asilo nido».
Secondo i consiglieri di minoranza: «La maggioranza di Civitas non ha voluto costruire un nuovo asilo nido, scelta che ha visto la perdita dei fondi nazionali, “accollandosi” dunque le spese di manutenzione di uno stabile vecchio e comunque non di proprietà comunale».
Nuovi parametri calati dall’alto: “Scuole dell’infanzia non coinvolte”
Il gruppo progressista è molto critico anche sul rispetto dei parametri imposti dall’amministrazione per ottenere il contributo comunale: «L’amministrazione ha deciso che le scuole dell’infanzia debbano raggiungere obiettivi fissati per ottenere i finanziamenti, pur non essendo il proprietario di queste strutture». Una scelta discutibile perché «se si dovesse pensare ad una scuola dell’infanzia comunale, i costi sarebbero di molto superiori».
Una decisione presa all’oscuro degli istituti: «Le scuole dell’infanzia non sono state per nulla coinvolte dall’Amministrazione e anzi – sottolineano gli esponenti – si sono ritrovate a inizio anno scolastico a sollecitare il contributo per l’anno 2024/2025, che non era ancora stato erogato, per poi scoprire che il contributo era stato ridimensionato in alcuni casi anche drasticamente».
“Le amministrazioni precedenti hanno sempre finanziato le scuole”
Rivolgendosi direttamente al primo cittadino il gruppo consigliare attacca: «Forse allora le precedenti Amministrazioni, sempre denigrate dal Sindaco, che hanno sempre finanziato le scuole, a cui venivano attribuiti i fondi stanziati in base al numero degli iscritti residenti, non avevano fatto altro che cercare di aiutare le famiglie a pagare rette meno onerose e forse a rendere il nostro comune un luogo dove le famiglie potessero scegliere di vivere.
E concludono con amarezza: «Sembra al contrario che le famiglie a Laveno Mombello avranno sempre meno motivi per scegliere di abitare in un paese in cui l’amministrazione non fa nulla per aiutarle, anzi fa di tutto per tagliare i servizi, visto che, se le scuole dell’infanzia non avranno più i contributi del Comune, dovranno trovare altri modi per finanziarsi e magari pesare ulteriormente sulle famiglie»
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