Le donne dei comitati di Malpensa dal Prefetto e dal presidente del Cuv. “Assemblea promessa entro novembre”

Attiviste in alcuni casi da decenni, hanno lanciato una nuova iniziativa e hanno presentato il loro dossier alla Prefettura di Varese, competente per l'aeroporto, e al presidente del Cuv, da cui hanno ottenuto un impegno

Decollo malpensa

Per la prima volta, i comitati civici che si oppongono all’espansione di Malpensa sono stati ricevuti in Prefettura a Varese.
Un’iniziativa nata dalla spinta di molte donne attive sul territorio (in alcuni casi da decenni) che ha portato a una settimana densa di incontri istituzionali, culminata con l’impegno a convocare l’assemblea del Cuv entro novembre.

È dalle donne dei comitati che è arrivata la spinta decisiva. Lo sottolinea Sonia Scandolara del comitato “Salviamo la Brughiera”:
«È una iniziativa delle donne, con la nostra sensibilità di mamme e di nonne che ci ha spinto a una posizione molto più decisa sul tema Malpensa. Abbiamo scartabellato nei documenti, a partire dal Piano d’area e dal Masterplan per fare il punto della situazione».

La situazione descritta è «molto pesante», con un impatto crescente della logistica e dei voli cargo sulle comunità e sull’ambiente, al di là del tema più ricorrente dell’impatto acustico di tutti i voli, diurni e notturni. Le attiviste chiedono soluzioni condivise, che vedano finalmente un dialogo tra istituzioni e cittadini.

Nicoletta De Stefani del comitato “Salviamo la Brughiera” racconta: «Per la prima volta abbiamo avuto un riscontro importante dalla Prefettura, abbiamo avuto un confronto con le istituzioni di Sea ed Enac, anche se avremmo voluto confrontarci prima di tutto con gli amministratori locali e non con i tecnici».

L’ascolto in Prefettura fa parte un po’ dello stile del Prefetto Salvatore Pasquariello, che ha inaugurato un nuovo corso di ascolto e ricerca di mediazioni su diversi temi, non ultimo Malpensa (c’erano già stati vertici sul tema del lavoro). Ma l’impegno delle donne dei comitati si è rivolto anche in altra direzione: «Oggi abbiamo avuto un confronto con sindaco di Arsago e presidente del Cuv, professor Claudio Montagnoli, a cui abbiamo portato le nostre istanze. Questa per noi è stata una settimana molto importante».

Generico 20 Oct 2025

Tra i temi portati al tavolo anche l’articolo 8 dello statuto del Cuv, che prevede un’assemblea annuale sul territorio dei nove Comuni di sedime o più direttamente esposti ai disagi legati a Malpensa. Assemblea che non si tiene da oltre dieci anni, rimarcano le donne dei comitati: «Abbiamo ottenuto dal professor Montagnoli l’impegno alla convocazione verso fine novembre»  ha aggiunto Scandolara.

“Un piano d’area mai aggiornato e problemi irrisolti”

Il nodo centrale – per i comitati – resta l’assenza di un Piano d’area aggiornato: l’ultimo è scaduto nel 2009. Un aggiornamento richiederebbe una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e una valutazione sanitaria: «In sedici anni la Regione non ha trovato i soldi per una valutazione fondamentale per l’ambiente e la salute di chi abita qui», denunciano le attiviste.

Incongruenze sono state segnalate anche nel Piano nazionale degli aeroporti, che prevede ad esempio il potenziamento del cargo a Montichiari mentre si investe contemporaneamente a Malpensa, «con pesanti conseguenze per il traffico su gomma verso Cargo City».

Va ricordato che il tema dell’impatto ambientale non è infatti circoscritto all’inquinamento acustico e ambientale nelle aree sotto le rotte di decollo, ma anche sull’impatto di nuove infrastrutture viabilistiche e di “retroporto” con il fiorire di progetti per poli logistici (in questo senso sono coinvolti comitati, come quello di Pernate nel Novarese, relativamente lontani dallo scalo.

Le richieste: più trasparenza, dati ambientali, confronto tecnico

Anna Arminio del gruppo “No alla Grande Malpensa” (la primissima sigla nata negli anni Settanta-Ottanta) chiede che i sindaci si facciano affiancare da tecnici esperti, in particolare per quanto riguarda l’inquinamento acustico e atmosferico: «Anche con la previsione di nuove centraline a Somma e Lonate, i dati restano insufficienti, soprattutto per la rilevazione degli Ipa», gli idrocarburi policiclici aromatici.

Sul nodo del rapporto con la politica locale interviene anche da Patrizia Marziali, del Comitato territoriale Malpensa di base a Lonate Pozzolo: «Ci chiediamo per quale motivo i sindaci e gli amministratori in commissione aeroportuale non si avvalgano mai di alcuna consulenza tecnica, là dove si prendono iniziative che hanno un impatto».
Nel mirino anche la recente sperimentazione per la prima zonizzazione acustica, che si sovrapporrebbe a quella “Tucano”, già vigente nei Pgt e utilizzata per le delocalizzazioni.

Il nodo del lavoro: “Condizioni di precarietà intollerabili”

A portare la voce dei lavoratori è stato il sindacato AdL, con l’intervento di Carmelo Fotia: «Abbiamo voluto portare in Prefettura anche il tema del mancato rispetto della sostenibilità sociale. In questi anni abbiamo visto come una parte dei servizi viene esternalizzata e si creano per lavoratori e lavoratrici condizioni economiche peggiori rispetto a quelle che venivano garantite in Sea», dice Fotia, che ad esempio si sta occupando della vertenza delle donne delle pulizie che lavorano in appalto.

«Il benessere economico promesso da Malpensa2000 non si sta realizzando, questa è la verità. Siamo di fronte a un sistema che genera precarietà e condizioni vicine alla schiavitù: o taci o te ne vai».

Ora i comitati intendono proseguire il percorso di confronto con altre istituzioni, come il Parco del Ticino, per tenere alta l’attenzione su un tema che coinvolge salute, ambiente e lavoro. Oltre ai comitati lombardi intorno a Malpensa, la mobilitazione delle donne ha coinvolto anche Amici della Terra Varese, il Comitato Cittadini di Varallo Pombia (sulla sponda piemontese) e il già citato Comitato di Pernate.

Tutti gli eventi

di dicembre  a Materia

Via Confalonieri, 5 - Castronno

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 24 Ottobre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.