“Luci sulla Palestina”: in 300 davanti all’ospedale di Busto Arsizio
Questa sera medici, infermieri, famiglie e bambini hanno partecipato alla fiaccolata silenziosa in segno di solidarietà con la popolazione di Gaza e la Sumud Flotilla fermata dall'esercito israeliano
Un presidio silenzioso, carico di simboli e partecipazione, ha illuminato questa sera l’ingresso dell’ospedale di Busto Arsizio. Circa 300 persone si sono ritrovate per l’iniziativa “Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza”, accendendo torce, candele e le luci dei propri cellulari in un gesto collettivo di solidarietà.
I sanitari di Busto hanno risposto “presente” a questo momento di di mobilitazione per Gaza, pensando ai loro colleghi sanitari medici, operatori amministrativi negli ospedali di Gaza che sono stati incarcerati e o uccisi durante i raid delle delle forze israeliane.
Tra i presenti, oltre a medici e infermieri dell’ospedale, anche molte famiglie e bambini. Una dottoressa di 43 anni ha partecipato con la figlia di 9, mentre tanti altri piccoli si sono uniti alla veglia, dando un volto ancora più toccante al presidio.
Gli organizzatori hanno prestato particolare attenzione a non intralciare il passaggio delle ambulanze e dei mezzi di emergenza: la veglia si è svolta in modo ordinato, ai margini dell’ingresso dell’ospedale.
Le luci — quelle delle torce, delle candele, dei cellulari — sono diventate il simbolo di una presenza silenziosa ma visibile. «Un gesto semplice per dire che ci siamo, che guardiamo e non restiamo indifferenti», ha commentato una delle partecipanti.
L’evento si inserisce in una serie di manifestazioni simili promosse in varie città italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze umanitarie della guerra in Palestina.
Flash Mob “Luci sulla Palestina – 100 Ospedali per Gaza”: presidi confermati anche nel Varesotto
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