Quando il corpo diventa voce: giornalismo e diritti nell’incontro di Glocal
Giovedì 6 novembre ore 16:30 al Salone Estense un incontro dedicato alla visione del corpo come soggetto politico e trasformativo nell'ambito giornalistico
Qual è oggi lo spazio del corpo nella narrazione giornalistica e nel dibattito pubblico? È attorno a questa domanda che si svilupperà “Materia sensibile. Corpi che reclamano diritti”, il panel promosso da CSV Insubria, in programma giovedì 6 novembre ore 16:30 al Salone Estense di Varese, all’interno del ricco programma di Festival Glocal.
L’incontro proporrà un dialogo tra ricerca, filosofia e attivismo, esplorando il corpo come soggetto politico e trasformativo, luogo di vulnerabilità ma anche di resistenza. Attraverso il confronto tra studiosi, giornalisti e operatori sociali, si indagherà come i corpi, individuali e collettivi, siano oggi strumenti di rivendicazione di diritti, identità e nuove forme di partecipazione.
Un focus particolare sarà dedicato al ruolo del volontariato, all’attivismo e delle reti locali nel promuovere un giornalismo più intersezionale e attento ai linguaggi, alle soggettività e alle fragilità, capace di dare voce a chi spesso resta ai margini del racconto pubblico.
A condurre l’incontro saranno Natascia Maesi, giornalista e attivista e membro dal 2018 della segreteria nazionale di Arcigay, con delega alle politiche di genere e alla formazione. Paola Rizzi, vicepresidente di GiULiA giornaliste, che è parte del coordinamento della Rete Nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio e infine Eva Pugina, responsabile della comunicazione di Csv Insubria.
Le relatrici
Natascia Maesi, giornalista e attivista, è nata a Santa Maria Capua Vetere nel 1977. Laureata in Filosofia presso l’Università “Federico II” di Napoli, è iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2001. Dopo un’esperienza in testate campane, dal 2004 vive a Siena, dove lavora come consulente della comunicazione e addetta stampa, specializzata nella promozione di eventi culturali ed enogastronomici.
Negli ultimi anni ha orientato la sua attività verso la comunicazione sociale, conducendo il programma radiofonico Oltre le differenze su Antenna Radio Esse e collaborando con QN/La Nazione per rubriche dedicate ai temi LGBT+ e alle storie di donne.
È tra le figure di riferimento del Movimento Pansessuale – Arcigay Siena, dove coordina i rapporti istituzionali, la rete delle associazioni e il gruppo scuola, e ha fondato la rete di sportelli “Orientiamoci alle differenze/Spazio Sicuro”. Dal 2018 è membro della segreteria nazionale di Arcigay, con delega alle politiche di genere e alla formazione.
Paola Rizzi, vicepresidente di GiULiA giornaliste, è parte del coordinamento della Rete Nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio. Ha lavorato per quindici anni al quotidiano l’Unità e per ventiquattro anni al quotidiano Metro. Cura, insieme ad altre colleghe di GiULiA, la rassegna stampa mensile Sui Generis e ha collaborato a diverse pubblicazioni, tra cui E-voluzione donna (2018), Stereotipi. Donne nei media (2019) e Parole o-stili di vita. I media, le parità di genere e LGBTQIA+ (2020).
Con Silvia Garambois è autrice del libro-inchiesta #Staizitta giornalista. Dall’hate speech allo zoombombing (2022).
Formazione e iscrizioni
L’incontro è riconosce crediti formativi ai giornalisti. Per ottenere i crediti è necessario registrarsi sulla piattaforma Formazione Giornalisti. Non sei un giornalista? L’incontro è libero e gratuito e aperto a tutti, per riservare il tuo ingresso su Evenbrite.
Maggiori informazioni a questo link.

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