Premio Chiara 2025, gran finale alle Ville Ponti: attesa per il vincitore
Dopo la presentazione dei tre finalisti al MAGA, questa sera la Sala Napoleonica ospita la proclamazione del vincitore e la consegna della Martinella del Broletto a Bambi Lazzati, storico volto del Premio Chiara e promotrice culturale varesina

Dopo l’appuntamento del mattino al MAGA di Gallarate, questa sera si chiude l’edizione 2025 del Premio Chiara con il gran finale alle Ville Ponti di Varese.
Domenica 19 ottobre, alle 10:30, i tre finalisti hanno incontrato il pubblico al Museo MAGA in dialogo con Andrea Kerbaker: un momento di confronto con gli autori prima della proclamazione. Piero Colaprico ha presentato Le vie della katana (Feltrinelli), un romanzo che alterna ironia e disincanto esplorando i meccanismi del Male; Andrej Longo ha portato Undici. Non dimenticare (Sellerio), undici storie di donne napoletane narrate con uno stile diretto e incisivo; Gabriele Pedullà ha proposto Certe sere Pablo (Einaudi), tre racconti che ripercorrono il clima degli anni ’70 e le crisi successive.
Il gran finale è in programma alle 17:00 nella Sala Napoleonica di Ville Ponti a Varese. A condurre saranno Claudia Donadoni e Stefano Vassere. Sul palco i tre finalisti, insieme al segnalato Giorgio Genetelli con il volume Ingombranti(Temposospeso). La serata prevede le interviste agli autori e lo spoglio in diretta dei voti della giuria dei 150 lettori italiani e svizzeri, fino all’annuncio del vincitore.
Oltre al premio principale, verranno consegnati altri riconoscimenti: il Premio Regio Insubrica, il Premio Chiara Giovani, che quest’anno ha visto in gara 25 ragazzi sul tema del “Luogo”, e il Premio Chiara Inediti, attribuito a Rodolfo Nicodemi con L’estate di San Martino (Macchione editore) e con menzione a Edoardo Zanzi per Musica per nottambuli (Effetto Edizioni).
La finale sarà anche l’occasione per un omaggio speciale: la consegna della Martinella del Broletto a Bambi Lazzati, direttrice del Premio Chiara e volto storico della cultura varesina. Diplomata all’Accademia di Brera, Lazzati è stata insegnante di disegno e storia dell’arte prima di dedicarsi all’organizzazione culturale, collaborando con istituzioni di rilievo come Villa Panza. Dal 1989 guida il Premio Chiara, portando a Varese grandi protagonisti della letteratura e mantenendo viva la memoria dello scrittore luinese.
Con questo riconoscimento, l’amministrazione comunale premia un impegno che da oltre trent’anni lega la città alla cultura del racconto. La Martinella si inserisce in una tradizione che ha già visto onorare figure come Gianfranco Castiglioni, Renzo Dionigi, Edoardo Bulgheroni, Salvatore Furia, Angelo Monti, Dino Meneghin e Francesca Angela Rovera.
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