Tavolo sperimentale della nobilitazione tessile a Busto Arsizio: un modello per avvicinare domanda e offerta di lavoro
Un progetto di Università dell’Insubria, Centro per l’impiego di Busto e Centro Tessile Cotoniero (Centrocot) che ha coinvolto le imprese del territorio

Sono stati presentati oggi, 13 ottobre, ai Molini Marzoli di Busto Arsizio i risultati del Tavolo sperimentale della nobilitazione tessile» promosso dall’Università dell’Insubria in collaborazione con il Centro per l’impiego di Busto Arsizio e con il Centro Tessile Cotoniero (Centrocot). All’incontro hanno partecipato i professori Rossella Locatelli, Lelio Demichelis ed Eugenio Caverzasi per l’Insubria; Giovanni Cozza, direttore del Centro per l’impiego di Busto Arsizio; Grazia Cerini, direttrice del CentroCot; Paola Tambani, responsabile area formazione CentroCot, insieme a rappresentanti del mondo imprenditoriale.
La professoressa Rossella Locatelli ha introdotto i lavori sottolineando: «Il Tavolo tecnico è un’iniziativa per noi molto importante. È stata di grande soddisfazione e di grande impegno. Attraverso il Tavolo abbiamo concretizzato la funzione di valorizzazione della conoscenza e di relazione con i territori e le comunità dove le università sono insediate. Vogliamo far capire che anche noi siamo parte del tessuto socio-economico del territorio in cui operiamo».
Come avvicinare domanda e offerta di lavoro? Come rispondere alle esigenze delle imprese? Come concretizzare le aspettative dei giovani, oggi molto diverse da quelle del passato? E ancora: come rendere di nuovo attrattiva l’industria manifatturiera, soprattutto se innovativa e formativa? Sono interrogativi cruciali, in un contesto in cui cambiano mercati, competitori e tecnologie, e in cui il lavoro deve conciliarsi sempre più con la vita delle persone. Da queste domande ha preso le mosse il percorso che ha portato alla creazione del Tavolo sperimentale della nobilitazione tessile, nato come prosecuzione di un Progetto Interreg conclusosi nel 2023. L’Insubria, già partner di quel progetto, ha scelto di avviare una nuova fase di ricerca istituendo, insieme al Centro per l’impiego, un Tavolo sperimentale che ha coinvolto imprese, enti di formazione, sindacati, Regione Lombardia (allora Anpal) e Provincia di Varese. L’obiettivo era sviluppare, con un metodo partecipativo, analisi e soluzioni concrete al problema del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.
Il professor Lelio Demichelis ha evidenziato: «Abbiamo creato un Tavolo sperimentale chiamando intorno a noi soggetti diversi; abbiamo lavorato per un anno e organizzato quattro incontri. Questo Tavolo si è basato sul metodo del dialogo, trovando insieme delle soluzioni. Dal mio punto di vista il risultato è stato molto positivo. Il distretto tessile tra Gallarate e Busto Arsizio deve essere sostenuto e aiutato, perché si tratta di imprese di vera eccellenza, dove la sostenibilità e l’offerta di un lavoro buono e di qualità sono valori centrali. Questa conferenza vuole dare visibilità alla nobilitazione, vero settore di eccellenza. Lavorare in fabbrica oggi non è più come un tempo: nelle fabbriche si può costruire una carriera e una vera e propria identità professionale. Il Tavolo formalmente si chiude oggi con la presentazione del Rapporto finale, ma serve continuare a costruire una nuova narrazione nel settore della nobilitazione».
Dal confronto intersettoriale del Tavolo è emersa l’opportunità di concentrare l’attenzione su un comparto specifico: la nobilitazione tessile. Un settore strategico ma in una fase di instabilità, che richiede nuove competenze e che offre, al tempo stesso, un alto valore aggiunto in termini di professionalità e qualità. Con il contributo decisivo di Centrocot, i lavori si sono conclusi nel luglio 2025 con la redazione del Rapporto finale, ricco di analisi, riflessioni e soprattutto proposte concrete in ambito formativo, per favorire l’incontro tra imprese e giovani.
La dottoressa Paola Tambani ha sottolineato: «Il lavoro che stiamo facendo va nella giusta direzione. Il nostro centro propone una formazione tecnica e punta molto sulle competenze trasversali ma, soprattutto, su quelle tecniche. Chi lavora in un’impresa deve possedere solide competenze professionali: per questo proponiamo una formazione su misura. Non possiamo più fare formazione standard, perché la formazione tecnica deve essere sempre più personalizzata. Deve rispondere a un bisogno attuale, ma anche creare ponti verso il futuro. Nel report sono emerse alcune figure chiave: mancano tecnici e direttori di stabilimento. Continueremo a lavorare su questi aspetti, promuovendo corsi di carattere aziendale e progetti dedicati all’economia circolare».
A conclusione dell’incontro, la dottoressa Grazia Cerini ha ribadito: «Lavorare con enti e imprese è sempre un’esperienza che fa crescere. Mantenere la filiera tessile sul nostro territorio è fondamentale: significa investire in competenze, innovazione e nel futuro delle nostre imprese».
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