Varese si ferma per la pace: letti i nomi dei bambini uccisi a Gaza
Le voci di tanti cittadini si sono alternate nella lettura dei nomi dei bambini uccisi a Gaza, un gesto forte per dire no alla guerra e sì alla convivenza. la preghiera islamica a quella cristiana per riaffermare il valore della pace
Cinque punti del centro di Varese, decine di nomi letti ad alta voce, un’unica intenzione: invocare la pace e ricordare le vittime innocenti della guerra. Si è svolta nel pomeriggio di oggi, lunedì 14 ottobre, la veglia per la pace promossa dalla Caritas pastorale e che ha coinvolto un ampio gruppo di associazioni cattoliche e laiche, unite dal desiderio comune di lanciare un messaggio di unità e speranza alla città e al mondo.
I nomi dei bambini, il dolore condiviso
La veglia è iniziata con una presenza diffusa: in cinque diversi luoghi del centro, sono stati letti uno ad uno i nomi dei bambini uccisi nella Striscia di Gaza. Un gesto semplice ma potente, che ha reso visibile il dolore per ogni singola vita spezzata, restituendo umanità alle vittime di un conflitto che spesso rimane raccontato solo in numeri.
Una preghiera multireligiosa, un segno di convivenza
La veglia ha avuto anche un momento di preghiera islamica, con la recita di un versetto del Corano dedicato alla pace. Un gesto significativo, che ha sottolineato il carattere interreligioso e inclusivo dell’iniziativa.
A seguire, i partecipanti si sono ritrovati all’interno della basilica di San Vittore, dove si è tenuta una veglia di preghiera comunitaria.
Don Matteo Rivolta: «È possibile costruire la pace insieme»
«Il senso di questo pomeriggio – ha spiegato don Matteo Rivolta, responsabile della Caritas Zona Pastorale di Varese – è quello di unire insieme la comunità cristiana, ma anche tutta la comunità civile, con tante associazioni che hanno aderito, perché vogliamo metterci a pregare per la pace, ma anche dare un segno alla città e a noi stessi» – ha detto durante la veglia.
Il sacerdote ha poi aggiunto: «La pace nel mondo può sembrare una parola grande, ma se non iniziamo a costruirla nelle nostre relazioni quotidiane, difficilmente possiamo parlarne su scala globale».
L’esempio dei giovani: “Ci hanno scosso”
Don Matteo ha sottolineato anche l’importanza del ruolo avuto dai giovani nella nascita di questa iniziativa:
«Qui a Varese, da un mese a questa parte, tanti giovani sono scesi in piazza in modo pacifico e consapevole. Incontrandoli, anche alla cooperativa di Giubiano, ho visto ragazzi con la testa, capaci di far sentire la loro voce rispettando le istituzioni. Sono loro che, con il loro esempio, hanno scosso la città. Da lì è nata la domanda: dove siamo noi, come comunità adulta?».
Oltre venti associazioni coinvolte
L’iniziativa, partita dal mondo ecclesiale, ha coinvolto oltre venti associazioni, a dimostrazione di un desiderio diffuso di partecipare, di costruire ponti, di reagire alla violenza con un messaggio chiaro: la pace si costruisce insieme. Un messaggio semplice, ma potente, che oggi ha trovato casa nel cuore di Varese.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario
Bustocco-71 su Arrivano le barriere antirumore in A8, lo svincolo di Gallarate chiude per dieci mesi
Felice su Dopo la sentenza sul Mottarone il racconto delle mamme di Silvia e Alessandro: “Per noi non è giustizia”
Felice su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
axelzzz85 su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
axelzzz85 su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.