Di cosa si parlerà nella prima giornata di Glocal 25
Il festival prende il via giovedì 6 novembre. Una giornata ricca di appuntamenti che offrirà spunti di riflessione anche a chi non svolge la professione di giornalista
La quattordicesima edizione di Glocal si apre giovedì 6 novembre con una giornata densa di appuntamenti che fotografano lo stato dell’arte del giornalismo contemporaneo, tra trasformazioni tecnologiche, questioni deontologiche e tensioni geopolitiche.
Il nuovo Codice deontologico, entrato in vigore lo scorso giugno, sarà al centro del primo panel della mattinata nella Sala Campiotti. Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, insieme a Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine lombardo, e Fabio Cavalera, presidente del consiglio di disciplina territoriale dell’OdG Lombardia, illustreranno le novità introdotte per normare la professione nell’era digitale e dell’intelligenza artificiale.
A seguire, sempre in Sala Campiotti, il focus si sposterà sulla libertà di stampa con un confronto sul racconto del conflitto a Gaza. La giornalista e analista Dalia Ismail e Andrea Nicastro del Corriere della Sera affronteranno le sfide deontologiche poste dall’interdizione del territorio ai giornalisti internazionali e la conseguente dipendenza da fonti istituzionali.
Nel pomeriggio, il festival esplorerà il rapporto sempre più complesso tra giornalismo e algoritmi. Marco Ferrando di Avvenire, Paolo Piacenza del Master in Giornalismo di Torino e Federico Sattanino, Strategic Partnerships Manager – News and Books Publishers di Google, si confronteranno sui dati del Digital News Report che mostrano come, nonostante il calo dell’interesse per le notizie, gli italiani continuino a consultarle in modo frammentario e mediato dalle piattaforme digitali.
Un panel particolarmente atteso sarà quello dedicato alla nuova offensiva contro i media negli Stati Uniti. Federico Leoni di SkyTG24, Viviana Mazza del Corriere della Sera, Marco Bardazzi de Il Foglio e Mario Calabresi di Chora analizzeranno le tensioni tra potere politico e informazione, dalla causa di Trump contro CBS al recente abbandono in massa dei corrispondenti dal Pentagono.
Il Salone Estense ospiterà invece approfondimenti sul rapporto tra giornalismo e mondo dell’impresa, con particolare attenzione all’innovazione industriale e alla sostenibilità. Si partirà con un focus sul racconto dell’innovazione all’interno delle imprese, con Davide Cionfrini, giornalista e responsabile dell’Area Comunicazione di Confindustria Varese, Luca Mari, Professore di Scienza della misurazione all’Università Liuc, Matteo Ghiringhelli, responsabile Innovation Research di Elmec Informatica, e Marco Raimondi, manager e ingegnere professionista. Colin Porlezza dell’European Journalism Observatory guiderà una riflessione critica sugli squilibri di potere tra redazioni e Big Tech nell’implementazione dell’intelligenza artificiale insieme a Laura Amigo, ricercatrice dell’Usi, e Aurelio Ravarini, professore professore di Organizzazione Aziendale e Sistemi Informativi alla LIUC. Mentre Nataha Maesi, giornalista e presidente di ArciGay, e Paola Rizzi, vicepresidente di Giulia Giornaliste, parleranno del ruolo che occupa il corpo nella narrazione giornalistia, in un panel organizzato in collaborazione con CSV Insubria.
Non mancheranno momenti dedicati al giornalismo locale e alle nuove forme di narrazione. VareseNews presenterà il caso di studio di Materia, lo spazio polifunzionale aperto a gennaio che ha trasformato una ex scuola primaria in un hub multimediale con redazione, studi radiofonici e televisivi.
Previsto anche un focus sui bilanci di sostenibilità delle aziende, importante fonte di notizie per i giornalisti. Un tema del quale discuteranno Stefano Cetti, amministratore delegato del Gruppo Acinque, Valentina Minetti, responsabile Sostenibilità del Gruppo Acinque, Simona Politini, giornalista e presidente dell’Osservatorio Bilanci di Sostenibilità, e Patrizia Tettamanzi, professoressa di Economia aziendale all’Università Liuc.
Completano il programma sessioni dedicate alle querele temerarie (SLAPP), con interventi di Giorgio Fraschini di Transparency International, Lorenzo Bagnoli di Irpi Media e Alberto Spampinato di Ossigeno per l’informazione, e ad un protocollo d’intesa tra giornalisti e avvocati per facilitare l’accesso alle notizie giudiziarie dopo la riforma Cartabia, che sarà presentato da Riccardo Sorrentino con Federico Papa, presidente della Camera penale di Milano, e Giovanni Briola, consigliere tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Milano. La prima giornata di Glocal ospiterà anche un momento dedicato all’aggiornamento degli avvocati sul tema del diritto sul web, con il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Varese Carlo Battipede e Maria Cristina Reale, professoressa di Sociologia del diritto all’Università dell’Insubria.
La giornata inaugurale di Glocal 2025 si presenta dunque come un momento cruciale di riflessione sul presente e futuro del giornalismo, affrontando le sfide poste dalla rivoluzione digitale senza perdere di vista i valori fondamentali della professione: verifica delle fonti, indipendenza editoriale e servizio all’interesse pubblico.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito.
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