Ristorni ai Comuni di frontiera, il PD all’attacco: “Il governo non tagli le risorse”
Alfieri e Astuti: “Pronti emendamenti alla manovra per garantire la cifra piena. Una battaglia da fare insieme agli amministratori locali”
«Non permetteremo che il governo snaturi l’impegno preso con i Comuni di frontiera: i ristorni devono essere garantiti per intero». A dirlo sono il senatore varesino Alessandro Alfieri e il consigliere regionale Samuele Astuti, che lanciano l’allarme dopo l’ipotesi, avanzata dal Ministero dell’Economia, di trattenere parte delle somme versate dalla Svizzera in favore dei Comuni italiani.
Secondo le autorità elvetiche, nel 2025 dovrebbero essere erogati poco più di 128 milioni di euro. Ma il governo italiano, spiegano Alfieri e Astuti, sarebbe orientato a versarne ai Comuni soltanto 89 milioni, cioè il minimo garantito previsto dall’accordo fiscale ratificato nel 2023.
«Una scelta grave – affermano i due esponenti del Partito Democratico – che metterebbe in difficoltà decine di piccoli Comuni che già faticano a chiudere i bilanci».
I fondi non bastano, il PD propone un emendamento
Per questo motivo il PD ha presentato un emendamento alla legge di bilancio e un ordine del giorno, chiedendo anche il sostegno dei parlamentari del centrodestra. Obiettivo: impegnare il governo a garantire, per tutta la durata del periodo transitorio dell’accordo con la Svizzera, un contributo statale che assicuri almeno 89 milioni annui, ma comunque non inferiore a quanto effettivamente versato dalla Svizzera ogni anno.
«La maggioranza – denunciano Alfieri e Astuti – vorrebbe invece destinare parte di quei fondi ad altre voci, come indennità aggiuntive per alcune categorie di lavoratori di confine. Ma per queste finalità esiste già un fondo separato, alimentato dalle imposte dei nuovi frontalieri, quelli assunti dopo luglio 2023 e soggetti al nuovo regime fiscale».
“Una battaglia bipartisan per i territori”
Il Partito Democratico si dice pronto a portare avanti la battaglia «insieme agli amministratori locali», perché «non si tratta di difendere un principio astratto, ma di garantire risorse fondamentali per servizi, manutenzioni e investimenti nelle comunità di confine».
«Ci auguriamo – concludono Alfieri e Astuti – che anche i rappresentanti del centrodestra scelgano di sottoscrivere la nostra proposta. Serve una posizione unitaria per difendere il territorio».
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