Testa a testa amaro per la Openjobmetis: la volata premia la Virtus
Una buona Varese cede negli ultimissimi possessi ai campioni d'Italia che trovano un paio di canestroni vincenti. Biancorossi in crescita di gioco e a rimbalzo ma affossati dalle palle perse
A furia di perdere palloni, si perde anche la partita. Spiace iniziare con una frase negativa la cronaca del miglior match giocato in questa stagione dalla Openjobmetis, capace di forzare fino all’ultimo il testa a testa con la Virtus campione d’Italia e – stasera – capolista solitaria della Serie A.
Ma come nelle gare con Trento e Venezia, al momento della volata finale, a festeggiare sono gli altri: 77-83 con due triple (Edwards, pazzesca, e Alston) a sparigliare le carte negli istanti cruciali. Un peccato, perché come la più classica delle penelopi, tesse molto bene la tela a rimbalzo dominando sotto i tabelloni, e poi disfa tutto rovinandosi con l’orrore di 23 palle perse.
E proprio lì bisognerà concentrarsi in futuro, perché la troppa frenesia, la troppa sicurezza, le troppe indecisioni, gli errori di formazione (il quintetto di inizio secondo quarto grida vendetta!) alla fine costano caro, e questo vale sia contro la Olidata sia contro tutte le squadre del campionato con un minimo di reattività. Altra cosa: si può discutere sui lunghi, sugli esterni, sulle scelte e sulla tattica, ma la verità è che anche stasera la Openjobmetis ha giocato nella realtà con quattro stranieri, visto che Moody – provato in avvio – è tornato quello di sempre e che Freeman non ha giocato per un’indisposizione a poche ore dal match. E una “piccola” non si può permettere queste situazioni contro squadre come Bologna che di stranieri ne hanno due… in sovrannumero.
La gara di Masnago ci ha comunque consegnato spunti interessanti e incoraggianti (anche se, diciamolo subito, domenica a Tortona sarà di nuovo durissima). Il primo viene dal bistrattato Renfro, trasparente in attacco ma gigante a rimbalzo (12) come si sperava; il secondo da Iroegbu che è partito a rilento ma si è preso palloni e giocate quando la partita lo ha richiesto; il terzo dalle certezze ritrovate (Alviti) e garantite (Moore, Librizzi e Nkamhoua, seppure con pesi differenti).
Insomma, c’è del buono sul quale lavorare, anche se un quinto del campionato se ne è già andato senza praticamente lasciare gioie salvo la vittoria d’esordio. Ora però non si potranno sbagliare altri colpi, specie se si dovesse tornare sul mercato (stasera tra l’altro Scola è uscito accompagnato da alcune persone sconosciute, alcune dai tratti orientali: sarà un indizio?). La strada è lunga, ma i margini sono pochi anche perché la gente non è contenta di perdere, e il dato del pubblico (3.700) è lì a sottolinearlo.
Nkamhoua supera l’Eurotest, Alviti si ritrova. Lo “stregone” Moody torna quello di sempre
PALLA A DUE
La brutta sorpresa per Kastritis arriva nel pomeriggio: Allerik Freeman va ko per un virus intestinale dopo aver regolarmente svolto la rifinitura del mattino. Rotazioni corte e di nuovo Moody in quintetto al posto di Iroegbu: c’è anche Assui stavolta, al posto di Alviti.
Ivanovic ha l’imbarazzo della scelta, si tiene stretto Edwards (anche in quintetto) e manda in tribuna Diarra e Taylor. Pubblico sotto quota 4mila: giorno e orario non aiutano ma neppure i risultati recenti e il gioco biancorosso.
LA PARTITA
Q1 – La Virtus prova a scappare subito approfittando di un paio di canestroni di Edwards (subito Assui su di lui) e di una Varese che tira solo da 3: segna Moore ma poi arrivano quattro errori. Quando si inizia ad andare al ferro le cose cambiano (Nkamhoua due volte a segno) anche perché i tiratori hanno meno pressione: Alviti ringrazia, imbuca 9 punti nel quarto e la OJM chiude avanti con merito al 10′, 23-16.
Q2 – Il tempo di rifiatare e la Olidata rimonta e sorpassa: troppe palle perse e tiri affrettati dei biancorossi, con gli ospiti che ringraziano, corrono in contropiede e siglano un parziale di 11-0 che il primo timeout di Kastritis non ferma. Come non lo ferma più di tanto il primo canestro del quarto di Nkamhoua. Poi Varese torna a giocare, segna poco ma lavora bene a rimbalzo, lascia un paio di tagli facili a Niang ma con qualche canestro (Renfro, Nkamhoua, tripla di Assui) resta in scia: 35-39 alla pausa lunga con altra bomba di Alviti ed errore di Edwards sulla sirena.
Q3 – L’avvio di ripresa è migliore per Varese che segna – sì – col contagocce però blinda il canestro e non permette alla Virtus di scappare. E così un Librizzi ispirato prima ubriaca Pajola segnando da sotto e poi offre la palla del pareggio a Nkamhoua a metà del terzo periodo. Ivanovic ferma il gioco ma la situazione non si smuove granché. E quando Bologna fa uno scatto in avanti arrivano i primi punti di Iroegbu e la tripla dall’angolo di Assui. Infine anche Alviti ritrova la mano calda con il tracciante che vale il 54-53 cui Edwards non riesce a replicare.
Kastritis: “Un passo avanti, ma finché non vinceremo non possiamo sentirci soddisfatti”
IL FINALE
La OJM ha il primo possesso ma due tiri timidi dall’arco si fermano sul ferro e impediscono l’allungo. Iroegbu si è acceso, aggiunge subito un canestro, ma dalla parte opposta crescono sia Niang sia Jallow che vive sul filo dei quattro falli senza però commettere quello dell’esclusione. A metà quarto si rivede Moore, poi è un contropiede di Iroegbu a dare l’ultimo vantaggio, 70-68. A quel punto però Edwards esplode una tripla pazzesca con Assui che lo marca fin dentro alla canotta e poco dopo Varese concede un raro rimbalzo d’attacco a Niang: sugli sviluppi segna Alston, ennesima ala in campo per Ivanovic che ha scommesso (vincendo) sul quintetto basso e reattivo. Varese boccheggia, trova qualche punto isolato ma paga caro un fischio molto dubbio contro Librizzi che aveva rubato palla e successivamente si era scontrato con un avversario (che non sarebbe mai arrivato sulla sfera). Decisivo? Probabilmente no, ma ha tolto ulteriore smalto alla OJM che poi si è buttata due volte a testa bassa in attacco senza riuscire a ribaltare i conti: 77-83.
OPENJOBMETIS VARESE – OLIDATA V. BOLOGNA 77-83
(23-16, 35-39; 54-53)
VARESE: Moody (0-1 da 3), Moore 9 (3-6, 1-6), Assui 6 (2-5 da 3), Nkamhoua 17 (8-10, 0-3), Renfro 2 (1-4); Alviti 16 (4-4 da 3), Villa, Iroegbu 17 (5-11, 2-7), Librizzi 10 (1-6, 2-6). Ne: Bergamin, Ladurner. All. Kastritis.
BOLOGNA: Edwards 15 (3-5, 3-10), Vildoza 6 (3-3, 0-5), Jallow 17 (6-7, 1-1), Alston 10 (2-5, 1-4), Diouf 9 (4-5); Pajola 3 (0-1), Niang 17 (6-8), Smailagic 2 (1-2, 0-1), Hackett (0-1, 0-1), Morgan 4 (0-1, 0-4), Akele. Ne: Accorsi. All. Ivanovic.
ARBITRI: Rossi, Dori, Catani.
NOTE. Da 2: V 18-37, B 25-38. Da 3: V 11-32, B 5-26. Tl: V 8-10, B 18-22. Rimbalzi: V 47 (18 off., Renfro 12), B 29 (8 off., Smailagic, Diouf 5). Assist: V 21 (Iroegbu 5), B 24 (Vildoza 9). Perse: V 23 (Assui 5), B 11 (4 con 2). Recuperate: V 6 (Iroegbu 3), B 16 (Vildoza 5). Usciti 5 falli: Librizzi. Spettatori: 3.698.
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