Chiude la storica Ferramenta Marianna di Albizzate
Dopo oltre quarant’anni di attività, un altro pezzo di storia del commercio locale si appresta a abbassare definitivamente la serranda
Dopo oltre quarant’anni di attività, un altro pezzo di storia del commercio locale si appresta a abbassare definitivamente la serranda. La Ferramenta Marianna di Albizzate chiuderà i battenti il prossimo 31 dicembre, subito dopo Natale, lasciando un vuoto non solo fisico in via Mazzini, ma anche sociale per l’intera comunità.
Una storia nata nel 1981
La storia della gestione attuale inizia nel 1981, quando tre soci decisero di rilevare un’attività che era già un punto di riferimento sin dai primi anni Sessanta. «Eravamo io e altri due soci – racconta il titolare Antonio Castiglioni – . Erano ben altri tempi, si lavorava molto e non c’era la concorrenza spietata di oggi. Poi, col passare degli anni, uno dei soci si è ritirato, l’altro è andato in pensione e sono rimasto solo io». Il nome “Marianna”, conservato per decenni, risale alla fondatrice originale che avviò il negozio nel 1962 insieme al figlio.
Il peso della grande distribuzione
Il declino dei piccoli negozi di paese non è un caso isolato, ma il risultato di un mercato profondamente mutato. «I problemi sono iniziati quando è sorta la grande distribuzione ovunque — spiega il proprietario —. Vent’anni fa si lavorava con artigiani, officine e imprese edili. Poi è arrivata la crisi dell’edilizia e, parallelamente, l’avvento dei grandi centri che ha reso difficile reggere il confronto. All’inizio questa attività manteneva tre famiglie, poi due, ora sono rimasto solo e si fa fatica anche così».
Il legame con Albizzate e lo storico collaboratore
Nonostante l’amarezza per una chiusura che appare come un “passaggio obbligato”, restano i ricordi di un rapporto speciale con la clientela. Un legame profondo che ha trasformato il titolare, originario di Caronno, in un albizzatese a tutti gli effetti. «Voglio ringraziare gli abitanti di Albizzate, mi hanno accolto benissimo e ormai mi sento uno di loro. Continuerò a vivere qui anche dopo la pensione». Un pensiero speciale va anche a Vito, collaboratore storico dal 1999: «Si è fatto apprezzare da tutti per la sua simpatia, è rimasto con me per 15 anni e ora, a pochi giorni dalla fine, ha un po’ di magone».
Un futuro incerto per i locali
Cosa ne sarà degli ampi spazi della ferramenta? Al momento non ci sono certezze. «Sono comproprietario dei muri insieme al mio ex socio Franco — conclude il titolare —. Mi auguro che le serrande non restino abbassate per sempre e che possa aprire qualcosa di nuovo, anche se lo spazio è tanto e servirebbero delle modifiche. Per ora mi godo la pensione, consapevole che purtroppo il destino dei piccoli negozi nei paesi sembra segnato».
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