La prima è a Varese: la Messa di Martha von Castelberg debutta ad Avigno
Il 21 dicembre ad Avigno il debutto assoluto dell'opera riscoperta, con due cori della città. Replica il 23 a Milano
Varese si prepara a vivere un appuntamento musicale raro e prezioso: domenica 21 dicembre alle 21, nella Chiesa di San Giovanni Battista ad Avigno (in via Astico 14), debutta la Messa di Martha von Castelberg, accompagnata da quattro carols natalizi. Un evento di rilievo, che porta in città una prima assoluta, circostanza non così frequente nel panorama musicale varesino.
Sul podio ci sarà Riccardo Bianchi, con il Coro Gruppo Polifonico “Josquin Despréz”, diretto da Francesco Miotti, e il Coro da camera “Sine Nomine” Città di Varese, diretto da Giuseppe Reggiori. All’organo Andrea Gottardello, ai timpani Davide Testa.
«Ad Avigno il 21 ci sarà un grande concerto, che è di prim’ordine per il suo contenuto», ha dichiarato l’assessore al Welfare Roberto Molinari, ricordando la collaborazione decennale con la Chiesa Evangelica Battista. L’evento è reso possibile anche grazie alla partnership con l’associazione ticinese 753 Arte e Bellezza.
«La nostra associazione ha come scopo diffondere musica di alto profilo, con una particolare attenzione alla fragilità – ha spiegato Grazia Galletta, di 753 Arte e Bellezza – A Varese non avremmo potuto fare nulla senza il rappresentante della Chiesa battista e l’assessore Molinari. E per me questa collaborazione con i musicisti del territorio è un sogno che si realizza: nel concerto del 21 dicembre ad Avigno avremo la gioia di avere due cori varesini di eccellenza». Alla prima sarà presente anche Brida von Castelberg, nipote della compositrice.
Il lavoro di preparazione è stato intenso. «L’opera è corposa e complessa, e una prima esecuzione non ha riferimenti a cui appoggiarsi: abbiamo dovuto costruire tutto da zero. L’impressione è che fosse un’opera travagliata, che porta con sé un travaglio interiore» ha sottolineato Andrea Gottardello, che ha curato l’aspetto organizzativo e artistico del progetto.
Anche la partitura ha richiesto un accurato intervento di revisione. «Presentava errori e lacune, segni di una stesura affrettata. Abbiamo lavorato per sistemare ciò che era necessario, conservando però l’impianto originale», ha raccontato Francesco Miotti, maestro del coro Josquin Despréz, fondato 43 anni fa.
La varietà dello stile della compositrice ha colpito molti interpreti. «Ci sono pagine molto orecchiabili e altre invece di grande complessità – osserva Marina Salis del coro Sine Nomine, attivo da circa 35 anni – Dobbiamo ringraziare il maestro Miotti per il lavoro svolto: pur rimanendo fedele allo spirito dell’opera, ha reso la partitura più fluida e meno ostica. E come corista e cittadina di Varese posso dirlo: questa città offre davvero tanto da ascoltare, ogni settimana, anche nelle realtà più piccole».
A chiudere gli interventi è Marco Della Putta, rappresentante della Chiesa Battista, presente a Varese dal 1919: «In questi dieci anni abbiamo visto come chi ha avuto più fortuna desideri condividere l’arte con tutti, anche nei momenti difficili come la pandemia. La musica di von Castelberg nasce durante la prima guerra mondiale, un periodo segnato dalla sofferenza—e oggi, purtroppo, ci ritroviamo in un’altra fase di tensione globale. C’è poi la dimensione femminile: lei studiava di nascosto e, nonostante gli ostacoli, è riuscita a esprimere il suo talento».
La replica a Milano
La stessa produzione verrà proposta anche a Milano martedì 23 dicembre, alle ore 20:30, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Piazza Sant’Angelo 2): un’occasione per condividere il progetto oltre i confini della città dopo la prima assoluta varesina.
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