Natale intergenerazionale a Busto Arsizio: i giovani di Stoà portano i canti della tradizione alla Provvidenza
Un pomeriggio di musica e condivisione ha unito i ragazzi del centro giovanile e gli anziani della storica struttura bustocca. Una testimonianza di carità e vicinanza nel cuore delle feste.
In un periodo spesso segnato dalla frenesia degli acquisti e dalle corse dell’ultimo minuto, un gruppo di giovani di Busto Arsizio ha scelto di fermarsi per donare il bene più prezioso: il proprio tempo. Venerdì 19 dicembre, gli anziani dell’istituto La Provvidenza hanno ricevuto una visita speciale da parte dei ragazzi del Centro Giovanile Stoà, che hanno portato tra le mura della struttura la gioia del Natale attraverso la musica e il calore umano.
L’iniziativa è nata dalla sinergia tra il gruppo dedicato alla carità di Stoà e il coro cittadino del centro giovanile. Il desiderio dei ragazzi era quello di compiere un gesto concreto di attenzione verso gli anziani della città, trasformando un semplice pomeriggio in un’occasione di incontro tra generazioni distanti ma capaci di comunicare attraverso il linguaggio universale del canto. Grazie alla collaborazione dei responsabili della Provvidenza, i giovani hanno potuto esibirsi dal vivo, coinvolgendo i residenti in un repertorio di brani natalizi classici e della tradizione italiana.
Rachele, una giovane di Stoà e una delle organizzatrici dell’evento ci spiega: “La proposta di andare alla Provvidenza a cantare le canzoni di Natale è nata un po’ con il desiderio di vivere e condividere dei momenti insieme agli anziani da parte del nostro gruppo carità. Abbiamo fatto la richiesta alla Provvidenza e subito ci hanno detto che non c’erano problemi e abbiamo quindi organizzato questa giornata. Abbiamo fatto una collaborazione tra Stoà, come gruppo Carità e coro decanale giovani e la Provvidenza. Venerdì 19 siamo andati lì e come coro abbiamo cantato e suonato lì dal vivo e invece i ragazzi del gruppo Carità sono stati insieme agli anziani a tenergli compagnia durante questa mini esibizione. È stato molto bello perché si vedeva il sorriso sui loro volti anche con gli occhi, sorridevano anche con gli occhi ed era proprio bello cantare di fronte a loro e vedere la loro partecipazione perché cantavano anche loro. Abbiamo cantato canzoni in italiano che potessero conoscere anche loro, cercando di coinvolgerli il più possibile. Loro si lasciavano proprio coinvolgere, cantavano, battevano le mani con noi e poi vabbè hanno fatto anche richieste di canzoni che volevano sentire quindi abbiamo cantato anche quelle, è stato un momento molto bello. Sicuramente riproporremo delle attività in collaborazione con la Provvidenza. Si vedrà se riproporre sempre qualcosa con il coro oppure semplicemente il gruppo Carità. È stato proprio proprio bello e ci ha dato tanto, perlomeno a me ha dato tanto e penso che abbia tanto dato a tutti, a noi giovani, a loro e anche ai familiari che erano venuti lì a tenergli compagnia.”
Luca invece ci racconta il punto di vista del coro di Stoà, in quanto referente ci racconta: “Come esperienza è stata bella, cioè molto bella, molto significativa. Inizialmente non nascondo che è stato un po’ stressante perché l’organizzazione non è stata facile. È un periodo densissimo per la gente che studia e lavora, comunque è il periodo di Natale, cioè pienissimo. Però è stato molto bello che siamo riusciti a ritagliarsi del tempo per gli altri, per mettersi a disposizione, per far passare una giornata un po’ diversa, a chi magari ne aveva più bisogno. A chi, ha bisogno di più compagnia o magari non ha nessuno con cui stare durante le feste, per cui è stato bello appunto trovare del tempo e dell’energia per riuscire a farlo. E poi c’è stato molto appagante vedere che c’erano tutti questi vecchiettini super dolci che ridevano, scherzavano con i ragazzi del team Carità, mentre noi suonavamo, battevano le mani con noi, cantavano con noi, è stato sicuramente molto bello e molto appagante anche questo. E niente, esperienza da rifare, indiscutibilmente, è stato molto bello, molto a tema con il Natale.”
Le settimane prima del Natale sono sempre ricche di impegni, cene, corse per i regali, frenesia. In questa occasioni, i giovani di Busto hanno deciso di fermarsi e donare il proprio tempo a chi è più anziano, dando testimonianza di come cambiare lo sguardo su chi è più bisognoso attorno a noi.
A volte basta semplicemente regalare un po’ di tempo per portare gioia e felicità agli altri.
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