Tra abissi e acciaio: il romanzo di Elena Birigozzi esplora “L’ombra delle maree”
Un romanzo post-apocalittico che accompagna il lettore attraverso le macerie di una civiltà perduta e un'umanità minacciata da malvagi esseri mutati, dove una ragazza dovrà abbandonare la sua innocenza per affrontare le sfide di un mondo ostile
Cosa resta dell’umanità quando il mare decide di riprendersi la terra? Elena Birigozzi, autrice di Castelletto Ticino debutta nel panorama della narrativa con L’Ombra delle maree, il primo volume di La trilogia del nuovo mondo. Un’avventura che si snoda tra le macerie di una civiltà perduta dove la protagonista dovrà imparare a crescere in fretta.
Un mondo sommerso e crudele
In un’epoca dove la tecnologia è solo un ricordo sbiadito, l’umanità è tornata a impugnare spade e scudi, per difendersi dagli Annegatori. Mutazioni mostruose di ciò che un tempo era umano, queste creature emergono dagli abissi ogni mese, nel giorno dell’Apocalisse, per reclamare tributi di sangue.
In questo scenario brutale seguiamo Maya de Freye, una ragazza che incarna la fragilità di chi ha perso tutto. La sua fuga verso Karadur, l’ultimo baluardo dell’umanità, è l’inizio della sua metamorfosi, sotto la guida del “Vecchio”, un cavaliere segnato da mille battaglie.
Intrighi e azione pagina dopo pagina
Nel suo viaggio, Maya affronterà sfide e intrighi politici, e si dovrà confrontare con personaggi ambigui, dal crudele generale Asimov, al re Redour e suo figlio Sinclair.
L’autrice: tra Storia e immaginazione
Elena Birigozzi, è nata a Pisa, ma oggi vive a Castelletto Ticino e lavora a Sesto Calende. Dottoranda in Storia delle relazioni internazionali, riversa nel suo primo romanzo tutta la passione per la narrazione e la scrittura che nutre fin dalle scuole superiori, «convinta – scrive l’autrice – che la fantasia non vada forzata ma semplicemente risvegliata».

L’ombra delle maree è disponibile sul sito dell’editore Jacopo Lupi a questo link.
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