Senza cibo contro la casta di Montecitorio
È la storia di Gaetano Ferrieri, 54enne veneto che chiede il taglio del 50 percento degli stipendi dei parlamentari, del 90 percento delle auto blu e una nuova legge elettorale
I turisti lo prendono come un gazebo dove si danno informazioni… ma non è proprio così. Gaetano Ferrieri, 54enne di Venezia, davanti a Montecitorio sta portando avanti una protesta contro la casta. È lì dal 4 di giugno. E da quel giorno non ha toccato cibo, solo acqua e sali minerali. «Ho perso quasi 22 chili, a volte mi sento quasi svenire, ma non posso mollare. Sono gli ideali chemi fanno andare avanti: sono stato politico, ma non lo sono più perchè non mi sono mai adattato a
quel mondo dove corruzione e privilegi sono normalità. Ora – continua – sto qui davanti, fino a quando non prenderanno in considerazione la petizione che abbiamo inviato alle più alte cariche dello Stato: riduzione del 50 percento dello stipendio di parlamentari e amministratori pubblici, taglio del 90 percento delle auto blu e nuova legge elettorale per creare una classe politica che veramente rispecchi le preferenze dei cittadini». La voce è debole ma ferma: «Sono molti gli ostacoli che incontriamo. A partire dall’ indifferenza totale: Sky e RAI ci pas
sano davanti tutti i giorni ma non si fermano mai mentre abbiamo dato interviste per tutte le più importanti tv straniere, i politici entrano a Montecitorio dall’ entrata posteriore pur di non vedere e non sentirsi toccati nemmeno un po’ da questa protesta». E la petizione alla fine è stata presa in esame: «A dire la verità c’è stata una risposta: ci ha ricevuto Alberto Solia, il segretario della Presidenza della Camera dei Deputati e ci ha detto che l’ unico modo per smuovere qualcosa è quello di portare tre milioni di persone in piazza. Servono dei numeri del genere per smuovere una classe politica addormentata nel suo comodo lettone. Ma abbiamo bisogno di visibilità per raggiungere i nostri obiettivi». La battaglia che sta portando avanti non è per l’ anarchia, tutt’altro: «La politica è una cosa sana – spiega Ferrieri – ma l’importante è farla con passione, cosa che non succede più, mi sembra. Gli italiani hanno carattere, noi lo vogliamo dimostrare -chiosa – e non devono più farsi calpestare dalle istituzioni. Bisogna ricordare a tutti che prima delle strutture di potere c’è il cittadino comune».
sano davanti tutti i giorni ma non si fermano mai mentre abbiamo dato interviste per tutte le più importanti tv straniere, i politici entrano a Montecitorio dall’ entrata posteriore pur di non vedere e non sentirsi toccati nemmeno un po’ da questa protesta». E la petizione alla fine è stata presa in esame: «A dire la verità c’è stata una risposta: ci ha ricevuto Alberto Solia, il segretario della Presidenza della Camera dei Deputati e ci ha detto che l’ unico modo per smuovere qualcosa è quello di portare tre milioni di persone in piazza. Servono dei numeri del genere per smuovere una classe politica addormentata nel suo comodo lettone. Ma abbiamo bisogno di visibilità per raggiungere i nostri obiettivi». La battaglia che sta portando avanti non è per l’ anarchia, tutt’altro: «La politica è una cosa sana – spiega Ferrieri – ma l’importante è farla con passione, cosa che non succede più, mi sembra. Gli italiani hanno carattere, noi lo vogliamo dimostrare -chiosa – e non devono più farsi calpestare dalle istituzioni. Bisogna ricordare a tutti che prima delle strutture di potere c’è il cittadino comune».TAG ARTICOLO
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