Ospedale di Saronno, Braga (Pd): “La giusta protesta di medici, infermieri e operatori sanitari”
Anche la deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga commenta la protesta di medici, infermieri e operatori sanitari fuori dall’ospedale di Saronno

Anche la deputata comasca del Partito Democratico Chiara Braga commenta la protesta di medici, infermieri e operatori sanitari fuori dall’ospedale di Saronno
“Abbiamo il diritto di sapere se non solo la nostra unità operativa di rianimazione ma anche i servizi, i reparti e le altre unità afferenti torneranno ad essere normalmente funzionanti con le adeguate risorse e in grado di rispondere al fabbisogno sanitario dell’utenza del territorio”.
E’ questo l’appello lanciato questa mattina da molti tra medici, infermieri e operatori sanitari dell’Ospedale di Saronno – in particolare dell’unità operativa di anestesia e rianimazione – diretto ai vertici di Regione Lombardia e dell’ ASST Valle Olona per denunciare, ancora una volta, una situazione divenuta ormai insostenibile.
Al destino dell’unità di anestesia e rianimazione è, infatti, legata la visione futura dell’intero ospedale di Saronno. Da diverso tempo il reparto è costretto ad operare costantemente sotto organico nonostante i risultati e l’impegno dimostrato da tutto il personale sanitario durante la gestione del Covid-19, tutt’ora in corso. “Non esiste futuro per l’ospedale senza anestesisti e rianimatori”, hanno ribadito chiaramente i dipendenti sanitari intervenuti stamattina. E ancora: […] “Allo stato attuale il numero di anestesisti rianimatori del presidio dell’ospedale di Saronno è di sei unità più il primario a fronte di un organico teorico di almeno 18 unità”.
Un grido di preoccupazione e d’allarme che condivido e sostengo. Un’inerzia da parte di Regione Lombardia che insinua l’intenzione, preoccupante, di voler ridurre ai minimi termini il reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Saronno fino a condurlo alla sua completa chiusura.
Regione Lombardia ha il dovere di dare risposte chiare e argomentate in merito al futuro sanitario del presidio ospedaliero di Saronno. Lo deve per rispetto dei tanti medici infermieri, operatori sanitari che lì ci lavorano e che durante le fasi acute della pandemia non si sono mai risparmiati; lo deve ai cittadini saronnesi e dei territori vicini che hanno sempre dato fiducia e visto, anche nei momenti più bui e critici, l’ospedale di Saronno come un valido presidio socio-sanitario per gli interventi di emergenza-urgenza e per la cura dei malati.
Chiara Braga
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