Assembramenti fuori dalle scuole: “Dobbiamo essere tutti più responsabili”
Assembramenti fuori da scuola: a volte inevitabili ma spesso causati da poca attenzione. Le riflessioni di una studentessa che chiede maggior attenzione e rispetto

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una studentessa del liceo di Gallarate che pone il problema della responsabilità individuale e collettiva nella gestione dell’emergenza sanitaria
Il liceo Viale dei Tigli ci insegna ad essere cittadini consapevoli.
Se c’è una cosa che mi hanno insegnato nel mio liceo è che il diritto alla salute è importante come il diritto allo studio.
Ecco perché ho deciso di farmi portavoce delle preoccupazioni di tanti miei coetanei che sono rientrati a scuola in questi giorni.
Il liceo Viale Dei Tigli di Gallarate dall’inizio dell’emergenza si è adoperato per mettere tutti in sicurezza, docenti e studenti, intervenendo sopratutto per garantire lo scaglionamento degli studenti all’ingresso e all’interno della scuola, in aula e durante gli spostamenti.
In tutte le aule ci sono detergenti e dispositivi di sicurezza e agli ingressi sono stati disposti termo scanner per la misurazione della temperatura.
Durante le lezioni indossiamo le mascherine e anche durante gli intervalli.
I docenti e il personale ATA vigilano continuamente sul rispetto delle norme e delle distanze.
Ma il problema si verifica davanti alla scuola, fuori dai cancelli, quando i ragazzi di assembrano inevitabilmente per mancanza di spazio prima di mettersi in fila, e all’uscita quando finiscono le lezioni, perché non sempre vengono rispettate le distanze.
In questo spazio, in cui il liceo non può intervenire perché non è di sua competenza, vorremmo che ci fosse più controllo, anche da parte delle autorità.
So che è nostra responsabilità il rispetto delle distanze a scuola come all’esterno ma non tutti sono ugualmente attenti, e talvolta è davvero difficile, quando si è in molti.
C’era stata promessa maggiore attenzione per i trasporti e per gli spostamenti, ma devo constatare che questi problemi non sono ancora stati risolti.
È necessario che ci sia l’impegno di tutti, studenti, genitori e istituzioni, per affrontare questa situazione.
Io ho solo voluto portare la mia testimonianza di fronte ad un problema che riguarda tutti gli studenti, perché, come mi hanno insegnato nella mia scuola per essere cittadini responsabili, bisogna avere il coraggio di farsi avanti!
Giada
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