L’ape regina “arrestata” a luglio per salvare tutto l’alveare
Cosa succede alla api a luglio? È il momento del blocco di covata, una pratica con la quale si "arresta" l'ape regina per salvare l'intero alveare dalla varroa, un acaro parassita che potrebbe uccidere tutte le api
Le api sono fondamentali per l’uomo, ormai dovremmo averlo imparato. Come dovremmo aver imparato che sono in pericolo per una serie di cause, cambiamenti climatici, pesticidi, malattie, parassiti, predatori e nubi tossiche. Abbiamo deciso di provare a raccontare cosa fanno le api e cosa fanno gli apicoltori per prendersene cura.
Seguiremo per un anno intero il ciclo di vita di questi preziosi animali con l’aiuto di Federico Tesser, apicoltore che produce miele biologico con la sua azienda Fonte Incantata. Staremo “Un anno con le api” raccontando mese per mese quali sono i passaggi fondamentali che compie un apicoltore, unendo a questo racconto “didascalico” una parte più concreta che spiegherà cosa si può fare con il miele: ricette, curiosità e “segreti” utilizzando tutti i prodotti derivati dal lavoro delle api.
Luglio, il “blocco di covata”
Il blocco di covata è una tecnica che si utilizza in apicoltura per ridurre il carico della varroa nelle arnie. La varroa è un ragnetto, un acaro parassita esterno, che si “mangia” le api sia nello stadio larvale sia nello stadio adulto succhiandone l’emolinfa, il “sangue” degli insetti , ha una crescita esponenziale e sopra un certo livello la cassa (arnia) collassa. Il raggiungere ed eliminare la varroa non è facile, per farlo serve prendere l’ape regina e isolarla, impedendole di covare; si fanno nascere le api e poi si lavano con acido ossalico, un acido naturale presente in diversi vegetali: così la varroa si stacca dalle api e cade, morendo, mentre le api sopravvivono e grazie al metodo naturale utilizzato non restano residui nel miele e nella cera.
Il blocco di covata viene fatto in maniera naturale dalle api in inverno, gli apicoltori lo ripropongono in estate, quando fa caldo e quando la regina cova meno. Si utilizza così una peculiarità delle api per salvarle, sostanzialmente.
Guarda tutte le altre puntate di “Un anno con le Api”
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