Distrazione, velocità, manto sconnesso e anziani indisciplinati le principali cause degli incidenti stradali

Il Prefetto ha riunito le forze dell'ordine e i gestori delle diverse strade del territorio per fare il punto sulla sicurezza individuando punti critici e strategie di miglioramento

incontro dal Prefetto sulla sicurezza stradale

Distrazione, velocità, mancato rispetto del codice della strada. Sono queste le principali cause all’origine degli incidenti avvenuti sulle strade varesine nell’ultimo anno. Un periodo che, dopo i due anni anomali di pandemia, ha visto risalire il numero dei sinistri anche se in diminuzione rispetto al 2019.

Da inizio anno, le diverse forze dell’ordine hanno rilevato 13 incidenti mortali, un dato che può leggersi in modo positivo, se messo a confronto con le statistiche di venti anni fa, ma che indica la necessità di intervenire nuovamente sul tema della sicurezza stradale.

Il focus è stato messo questa mattina in Prefettura dove il Prefetto dr Salvatore Pasquariello ha riunito diversi attori, dalla Polizia stradale, alla Questura, alle Polizie locali di Varese, Gallarate, Busto Arsizio, Saronno e Luino, alla Provincia, chiamando anche Vigili del Fuoco, Areu, Autostrade per l’Italia, Pedemontana, Anas oltre all’Automobile Club Italia.

Un confronto aperto per condividere riflessioni e avviare una modalità operativa volta a individuare criticità e definire interventi sia preventivi sia repressivi.

Il territorio varesino è caratterizzato da una mobilità intensa soprattutto su alcune direttrici importanti, a cominciare dall’Autolaghi e poi l’A26 e la Pedemontana, per proseguire con strade Statali ad elevato flusso come la 336, la 341, la 342 e la 394 fino alle Strade Provinciali come la SP1, la SP69 o la SP32. 

I punti sollevati dai diversi interlocutori ascoltati dal Prefetto hanno evidenziato le cause principali degli incidenti che vanno dalla distrazione per l’uso del telefonino ( infrazione rilevata soprattutto tra i camionisti), il mancato rispetto della velocità ma anche la violazione di norme del codice della strada a cominciare dalla guida in stato di ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti piuttosto che le mancate precedenze particolarmente ricorrenti sulle strade urbane. 

Tra gli elementi sottolineati, l’età dei responsabili di alcuni incidenti superiore ai 60 anni, segnale che occorra puntare anche sull’alfabetizzazione dei conducenti più anziani, che a volte ignorano le regole della strada più recenti. Tra le proposte quella di abbinare all’esame per il rinnovo della patente uno sulle norme del Codice della Strada.

Si è parlato di difetto anche a livello di manutenzione delle strade: occorrerebbe avere una cartellonista sempre efficiente ma anche intervenire efficacemente sul ripristino del manto al termine di un cantiere stradale, elemento importante ma su cui non c’è adeguata attenzione da parte di chi effettua scavi nelle strade, nonostante esistano sanzioni, ma di scarso deterrente.

incontro dal Prefetto sulla sicurezza stradale

A Varese, la Polizia locale sta rilevando incidenti sia sulle principali arterie sia su quelle più periferiche dovuti soprattutto a distrazione. In questo momento di grandi cantieri, che stanno trasformando il centro cittadino, la sicurezza di pedoni e ciclisti è più a rischio.

A Busto Arsizio sui 300 chilometri di strade cittadine si sono verificati 667 incidenti di cui 347 con feriti  e due morti. I punti critici sono ben evidenti, soprattutto nella zona industriale dove ogni intervento di prevenzione sembra non essere efficace. Il prossimo anno verrà realizzata una rotatoria nell’intersezione più critica di Borsano. La polizia locale di Busto segnala i difetti del manto stradale legati all’importante opera di sostituzione dell’illuminazione pubblica e per la posa della fibra.

A Gallarate si segnalano incidenti anche in luoghi apparentemente sicuri come le isole per gli attraversamenti pedonali. In questo caso balza all’occhio soprattutto l’età anagrafica dei responsabili degli incidenti.

A Saronno, c’è una diminuzione degli incidenti in generale, anche se la gran parte avviene sulle arterie ad alto scorrimento: dei 200 sinistri rilevati oltre 50 sono avvenuti sull’ex Varesina. 

A Luino infine, è la SS 394 sul lungolago, la più trafficata, a essere teatro della gran parte degli incidenti: dei 40 avvenuti quest’anno, tre si sono rivelati mortali. Anche nel Luinese si segnala il problema del manto dismesso dopo i cantieri stradali .

Nonostante l’elevato traffico, l’Autolaghi si rivela una strada “Abbastanza tranquilla”, grazie anche all’introduzione dei tutor e a una cura del manto stradale. L’unico incidente mortale avvenuto l’estate scorsa ha coinvolto un solo automobilista senza ulteriori mezzi. I punti critici sono l’uscita di Busto Arsizio e l’ingresso dalla diramazione a Gallarate dove le curve richiedono una velocità moderata. 

Sulla Pedemontana, i punti critici sono quelli nei pressi dei pedaggi mentre è stato annunciato un investimento per alleggerire la spesa elettrica che incide per il 40% sui costi di manutenzione. 

L’indicazione condivisa è quella di sistematizzare meglio i dati relativi agli interventi sulle diverse strade per avere un focus costante e preciso delle criticità così da intervenire efficacemente in modo preventivo. Anche se rimane il fattore umano, su cui solo l’informazione e la formazione( come sta facendo ACI nelle scuole)  potranno migliorare l’utilizzo della strada da parte di tutti. 

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Pubblicato il 23 Novembre 2022
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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Sulla strade italiane ed in particolar modo quelle del varesotto una percentuale di attenzione durante la guida è riservata a non incappare in voragini che solitamente si formano dopo solo 1 gg di pioggia (pioggia che nemmeno è così frequente sulle nostre strade).
    L’altra parte di attenzione è riservata a non fracassarsi l’auto contro i numerosi marciapiedini e cordolini disseminati senza alcun senso e rispetto del CdS.
    apre un nuovo centro commerciale? bene….restringiamo la strada provinciale per dare spazio alla corsia di immissione al parcheggio. dopo nemmeno qualche giorno dall’apertura si vedono già i numerosi segni di gomme che ci hanno lasciato le auto evindentemente non per incapacità di guida ma perchè ormai le nostre strade sono diventate percorsi ad ostacoli.
    sulla distrazione al telefono ormai è un must…il bluetooth c’è da 10 anni, i sistemi di car integration come Android Auto o Apple Car Play da qualche anno ma vedo che l’italiano medio non riesce nemmeno a connettere il proprio smartphone da oltre 1000 euro all’infotainment della sua lussuosa auto.

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