La pelliccia “digitale” che ama gli animali e li copia

L'originale idea può essere ammirata nello showroom dell'azienda Moda Parà by Zingaro. Abiti in stile "animalier" realizzati nel rispetto della natura

pelliccia digitale, pia zingaroEntrando nella palazzina di via Monte Grappa 3, ad Angera, ci si trova in un ambiente semioscuro in cui il muso di una zebra si muove su un manichino con un vestito bianco. Sulla parete dietro l’abito – totem, praterie e foreste scorrono in un video. Non siamo in un’esposizione di arte moderna, ma nello showroom di una piccola e importante ditta di abbigliamento della provincia di Varese: la Moda Parà by Zingaro. Venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 dicembre, dalle 17.30 alle 20.30, è stata infatti presentata nella sede di Angera una collezione di abiti e insieme una tecnica di produzione artigianale innovativa.

L’idea avuta la titolare, Maria Pia Zingaro, è di proporre abiti creati con un tessuto che ha colori e aspetto delle pellicce senza però utilizzare gli animali. In questo modo si ottengono giubbini, gonne, giacche con un effetto “animalier” naturale e sofisticato, e nel contempo si lancia un messaggio ecologista.

abito pia zingaro“Noi li trattiamo come la seta” è scritto su un quadro appeso nello showroom per indicare il rispetto degli animali. E per le confezioni è stata usata proprio la seta, sulla quale sono state stampate digitalmente le pellicce di animali pregiati, come il murmaski e la volpe. “Il lavoro di ricerca del tessuto adatto è stato lungo – spiega una collaboratrice – ma alla fine abbiamo effetti bellissimi e pezzi diversi uno dall’altro, chic ma portabili ogni giorno. Sono anche caldi, grazie alle imbottiture in ovatta”. La ditta è specializzata nell’abbigliamento su misura: gli abiti esposti servono come modelli, quelli venduti vengono fatti in base a misure e richieste delle clienti. Anche la presentazione è stata pensata nei dettagli: la proiezione di immagini di animali e sfondi naturali è stata creata da un esperto, Marco Buzzetti, steadicam operator di produzioni cinematografiche, che ha utilizzato la suggestiva tecnica del videomapping, molto diffuso negli USA.

Maria Pia Zingaro spiega come è arrivata a questa innovazione. Da trent’anni lavora per grandi griffe dell’alta moda, che, riconoscendole flessibilità e perizia, le affidano la realizzazione dei prototipi di capi prestigiosi, presentati nelle sfilate internazionali. La sua ditta Moda Parà è una realtà di artigianato d’eccellenza, nella quale lavorano solo sette impiegate altamente qualificate. “Come tutte le aziende del settore ci troviamo di fronte a una crisi che costringe molte imprese, validissime, a chiudere. Le dirigenze, soprattutto straniere, delle grandi marche escludono le ditte dall’elenco dei fornitori da un giorno all’altro, interrompendo rapporti decennali. Noi abbiamo voluto reagire e creare qualcosa di nuovo da proporre”. Dunque un insieme di creatività femminile e di sfida alla crisi, di forza e aggressività, come gli occhi del ghepardo proiettati su un abito da sposa.

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Pubblicato il 14 Dicembre 2009
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