Festa delle Forze Armate in piazza Cacciatori delle Alpi

In occasione delle celebrazioni per la “Festa delle Forze Armate” a Luvinate si svolgerà una cerimonia in Piazza Cacciatori delle Alpi, domenica 1 novembre con inizio alle ore 12. Dopo la S. Messa delle ore 11, ci si ritroverà nel Piazzale della Chiesa, da cui partirà il corteo verso Piazza Cacciatori delle Alpi, di fronte al monumento dei Caduti. Dopo gli onori militari eseguiti dal Corpo Bandistico di Comerio e alla presenza del Gruppo Alpini, ci sarà il breve intervento del sindaco. «L’amministrazione prosegue l’intento di valorizzare le date significative della storia della nostra comunità luvinatese e del nostro Paese – afferma il sindaco Silvano Calderato –. E’ opportuno infatti promuovere occasioni d’incontro e di sensibilizzazione che ci ricordino che siamo anche cittadini Italiani ed Europei e che la nostra libertà è il frutto del sacrificio di tanti giovani italiani». Inoltre questa Festa delle Forze Armate avviene poche settimane dopo la scomparsa di sei parà della Folgore caduti in un’imboscata in Afghanistan lo scorso settembre: il Tenente Antonio Fortunato (1974), il Sergente Maggiore Roberto Valente (1972), il 1° Caporal Maggiore Matteo Mureddu (1983), il 1° Caporal Maggiore Giandomenico Pistonami (1983), il 1° Caporal Maggiore Massimiliano Randino (1977), il 1° Caporal Maggiore Davide Ricchiuto (1983). «Come affermato dal Presidente Napolitano, “sappiamo del larghissimo sostegno dell’opinione pubblica all’impegno di militari italiani in missioni di pace all’estero. Questo sostegno si è tradotto in generale commosso e rispettoso omaggio ai sei nostri caduti in Afghanistan e in affettuosa, solidale vicinanza alle loro famiglie”. Anche Luvinate – continua Calderato – si fermerà per leggere i nomi delle sei vittime e per unirsi spiritualmente alle loro famiglie». Saranno presenti anche rappresentanti del Comando dei Carabinieri e del Corpo di Polizia Locale. «Vogliamo ringraziare – conclude Calderato – quanti oggi, nei nostri territori ma anche in terre straniere, operano per il benessere nostro e per la pace nel mondo».