Tarusha, 3 anni, morì in ospedale: 2 medici a giudizio
Chiuse le indagini, i dottori si difenderanno in aula. Le difese: sono innocenti
Un chirurgo e una pediatra dell’ospedale di Varese, sono stati rinviati a giudizio, per la morte di Tarusha, il bimbo singalese di 3 anni deceduto “in corsia” il 20 maggio del 2007. Il pm Sara Arduini ha chiesto il processo sulla scorta delle indagini che avrebbero evidenziato una negligenza professionale nel trattare l’emergenza. La procura ipotizza un sostanziale ritardo nell’intervento. Già la famiglia del bambino e i suoi legali, forti delle perizie di parte, avevano sostenuto che non c’era stata tempestività nel diagnosticare l’occlusione intestinale che lo avrebbe poi ucciso. La decisione del gup, Giuseppe Battarino, rimanda le valutazioni al processo. Inizialmente erano cinque i medici indagati, ma le altre poszioni sono state nel frattempo archiviate.
La famiglia di Tarusha, sostenuta dai legali, aveva sollevato il caso già nel 2007; l’estate successiva aveva di nuovo sollecitato accurate indagini: nel frattempo il fascicolo è passato al ps Sara Arduini che in breve ha concluso le investigazioni e ha formulato la richiesta di rinvio a giudizio. Le difese sostengono l’estraneità dei loro assistiti: la pediatra fece tutto il possibile per salvare la vita al bimbo e il chirurgo si trovò di fronte a una situazione già compromessa.
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