Mirabelli (Pd): “La satira è libera”
Intervento a commento della querela del comune a Michele Serra
riceviamo e pubblichiamo
La decisione da parte della Giunta di centrodestra, adottata all’unanimità l’1 luglio, di querelare il giornalista Michele Serra è assurda. Neanche ai tempi della Giunta Fumagalli si era arrivati a tanto! In un Paese normale, infatti, la satira è libera. Nella tanto esecrata Prima Repubblica, Andreotti era solito replicare alle provocazioni della satira semplicemente con una battuta, il più delle volte arguta. Spadolini collezionava le vignette di Forattini. Oggi, invece, la mancanza di fantasia e l’arroganza di chi è temporaneamente al governo della nostra città rischiano di sottoporre Varese agli sberleffi dall’Italia intera.
Entrando nel merito della delibera della Giunta, appare perlomeno stravagante che tra le motivazioni della denuncia-querela, al primo posto, appaia la questione dell’aeroporto di Malpensa. Ma quando mai il Comune di Varese si è interessato di Malpensa? Il sindaco, espressione della Lega nord, su questa vicenda, dovrebbe avere il buon gusto di tacere viste le promesse non mantenute fatte dal suo partito in campagna elettorale e che sono sotto gli occhi di tutti: ridimensionamento dell’aeroporto, smantellamento del cargo, licenziamenti.
E’ assai singolare anche che, tra le motivazioni della denuncia-querela, al secondo posto, appaia il fatto che il giornalista stigmatizzi, in particolare, “una serie di proposte e valutazioni espresse dalla Lega nord in merito ad alcune criticità di funzionamento dell’aeroporto milanese”. Milanese? Ma Malpensa non è nel territorio della provincia di Varese? Se la Lega nord si sentiva diffamata dall’articolo di Serra non poteva incaricare della causa un avvocato pagato dal Carroccio, invece che da tutti i contribuenti varesini?
Palazzo Estense, d’altra parte, non ha un proprio ufficio legale? Perché rivolgersi ad un professionista privato?
Il sindaco Attilio Fontana il quale ha dichiarato oggi che la denuncia querela è “un gesto necessario per difendere la nostra città, che in quanto a ricchezza culturale e artistica non ha certo nulla da invidiare”, in questo modo, rende solamente ridicolo sé stesso e una provincia che avendo dato i natali a Dario Fo, Renato Pozzetto, Enzo Jacchetti, i Fichi d’India, prima dell’episodio grottesco di oggi, aveva sempre saputo ridere tranquillamente di sé stessa.
Varese, 14 luglio 2009
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