“La sicurezza non si fa solo con i controlli”
Il gruppo di minoranza Insieme per Sesto interviene sul tema della sicurezza: «stanno mettendo in atto una campagna da stato di polizia nei confronti di tutti gli stranieri»
A Sesto Calende è stata messa «in atto una campagna da stato di polizia che prevede il controllo da parte della polizia locale di tutti coloro che hanno l’aspetto di stranieri». A dirlo è Insieme per Sesto, il gruppo politico di minoranza del Comune. «Nell’ultimo consiglio comunale – si legge in una nota – un consigliere di maggioranza della Lega per la Libertà elogiando l’approvazione del decreto sicurezza da parte del governo ha commentato che finalmente anche a Sesto si interverrà con fermezza mandando in soffitta il precedente "lassismo" su tale argomento. Il gruppo di Insieme per Sesto approva ogni giusta azione di sorveglianza e di repressione dell’illegalità, ma segnala la pericolosità di azioni premeditate nei confronti di chi appare diverso: gli articoli 43 e 44 del “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” disciplinano chiaramente cosa è lecito e cosa non lo è. Ribadiamo che la sicurezza dei cittadini deriva non da interventi di facciata (del resto facilmente eludibili da parte di chi vuole sfuggire a questo genere di controlli), ma da azioni continuative e profonde sul tessuto sociale di un paese e su una stretta collaborazione con le forze dell’ordine per combattere la microcriminalità. Insieme per Sesto, nella sua amministrazione, si è sempre impegnata con risultati concreti contro il lavoro nero, lo sfruttamento dei minori e la prostituzione e ha investito sulle dotazioni di videosorveglianza per prevenire e combattere l’illegalità. Come già aveva detto il Prefetto in una sua recente visita, Sesto, anche a confronto con la situazione di altri comuni del Varesotto, non soffre di problemi di sicurezza particolarmente acuti».
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