Nicora batte la Lega Nord nel feudo di Giancarlo Giorgetti
La lista “Rinnovamento e tradizione” ha preso 90 voti più di quella avversaria, 298 contro 208: "Ha vinto il paese contro le logiche di partito"
Una vittoria che sa di rivincita e che per molti versi ha stupito parecchi addetti ai lavori. La lista della Lega Nord a Cazzago Brabbia ha perso: nella roccaforte del voto padano, dove è nato e cresciuto un uomo di spicco per il Carroccio come Giancarlo Giorgetti, apprezzato presidente della Commissione Bilancio in Parlamento e segretario nazionale della Lega Lombarda, ha vinto l’altra lista, quella di Massimo Nicora. Il sindaco uscente ha battuto coloro i quali cinque anni fa lo avevano scelto come il delfino designato di Giorgetti, salvo poi cambiare idea e puntare tutto su Amerigo Giorgetti. L’onorevole per la prima volta dopo 15 anni non si è presentato in lista (c’era suo fratello Giuseppe, eletto tra i consiglieri), anche se ha garantito il proprio appoggio all’omonimo candidato. La lista “Rinnovamento e tradizione” ha preso 90 voti più di quella avversaria, 298 contro 208: «Ha vinto il paese contro le logiche di partito – commenta a caldo Nicora -. Un voto che rispecchia intelligenza e maturità, al di là dei simboli. Dev’essere una lezione per tutti, anche fuori Cazzago Brabbia. Finalmente il paese ha puntato sulle facce, sulle persone e non sui simboli. Un risultato che riappacifica con una politica che spesso delude».
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