Abusi alle nipotine, assolto 11 anni dopo i fatti

E‘ stato un lungo processo, terminato la assoluzione dell’imputato per una accusa infamante, a 11 anni dai fatti. Protagonista un cinquantenne della Valceresio, al quale la procura contestava la violenza sessuale nei confronti della nipote; una bimba di 12 anni che l’uomo avrebbe toccato in un episodio a casa sua. L’uomo era stato denunciato dalla ex convivente, la quale aveva raccontato alle forze dell’ordine episodi di abusi nei confronti delle nipotine, presentando anche una cassetta registrata che, a suo dire, evidenziava una conversazione con l’indagato che ne avrebbe provato le accuse. Inizialmente, erano finiti sotto inchiesta sia l’artigiano che la sorella, ovvero la madre delle due bambine verso le quali sarebbe stati compiti gli atti osceni, 12 anni e 3 anni, all’epoca dei fatti, nel 1998.

Nel giugno del 2000 l’uomo, operaio, era stato arrestato e ha scontato circa un anno di misura restrittiva. Nel frattempo l’inchiesta è andata avanti; il rinvio a giudizio è stato ristretto al solo imputato maschio, e per un unico episodio nei confronti della più grande delle due bimbe. La quale, chiamata in aula a testimoniare, non ha confermato la violenza.

L’accusa ipotizzava però che vi fossero stati anche altri episodi e che l’ambiente, il contesto familiare, avessero comunque prodotto, al di là dell’abuso in oggetto, una storia morbosa da punire con la reclusione. Il tribunale ha disposto invece l’assoluzione, articolo 530 secondo comma, che sostituisce la vecchia insufficienza di prove. Per l’avvocato della difesa, Marco Lacchin, non avrebbe deposto a favore del suo cliente il fatto che il padre, in passato, era stato condannato per una violenza su una figlia. Il pm Sara Arduni è di tutt’altro avviso: è probabile il ricorso in appello della procura.